Quando si parla di giardini pensili si pensa subito ai celeberrimi Giardini Pensili di Babilonia, una delle 7 meraviglie del mondo databile addirittura al 590 A.C, un luogo magico ricco di vegetazione, creato per mere ragioni di carattere estetico.
Nel corso dei secoli, i giardini pensili hanno continuato a esistere e a evolversi, con molteplici esempi risalenti al periodo Etrusco e all’Impero Romano in Italia, realizzati principalmente in luoghi di sepoltura (tombe, mausolei), per poi assumere una connotazione pratica e non più estetica durante il Medioevo, divenendo parte degli strumenti di difesa contro gli aggressori. Nel Rinascimento, però, si ritorna ai fasti di un tempo, con la realizzazione di giardini pensili di straordinaria bellezza a scopo scenografico.
In seguito alla seconda rivoluzione industriale diventano un elemento di contrasto agli effetti dell’industrializzazione, con finalità che oggi potremmo definire ecologiste, per poi assumere un ruolo urbanistico nel corso del Novecento, con l’obiettivo di riconnettere l’uomo “metropolitano” alla natura e al verde.
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Definizione di giardino pensile
Prima di addentrarci sulle differenti tipologie di giardini pensili realizzabili, è utile partire dalla definizione di “verde pensile”.
Riportiamo di seguito la definizione fornita da ISPRA, secondo la quale si parla di verde pensile:
“qualora si voglia realizzare un impianto vegetale su uno strato di supporto strutturale impermeabile, come ad esempio solette di calcestruzzo, solai, coperture in legno, coperture metalliche e in tutti quei casi in cui non vi sia continuità ecologica tra il verde e il sottosuolo fino alla roccia madre.”
Un giardino pensile, quindi, o più genericamente il verde pensile, ha la capacità di garantire le funzioni basilari di una copertura tradizionale, alle quali vengono poi aggiunte le prestazioni tipiche di un suolo naturale ricoperto di vegetazione, in misura completa o in parte limitata, con i vantaggi che ne derivano in termini estetici, termici e ambientali.
Giardini pensili e tetti verdi
Spesso si fa confusione tra giardini pensili e tetti verdi, considerandoli equivalenti, ma non è esattamente così.
I tetti verdi hanno uno scopo pratico prima che estetico, principalmente quello di isolare termicamente un edificio, consentire la coltivazione di un orto urbano e garantire una serie di benefici per chi vive o lavora in quell’edificio.
Per approfondire, invitiamo a leggere l’articolo Cosa sono i tetti verdi (green roof).
I giardini pensili, invece, nascono e si sviluppano nel corso dei millenni – esclusa la parentesi medievale – per ragioni estetiche, con l’obiettivo dichiarato di rendere un edificio un elemento scenografico unico e magnifico, anche se si sono evoluti fino a svolgere funzioni di ordine pratico e concreto.
Per questo motivo, oggi, la separazione netta tra tetti verdi e giardini pensili è molto più sfumata, quasi svanita del tutto.
Citando nuovamente l’ISPRA,
“il verde verticale potrebbe essere considerato un ramo del verde pensile.”
Possiamo immaginare un giardino pensile contemporaneo come una parete verde verticale – come quella del Bosco Verticale di Milano – caratterizzata da uno sviluppo longitudinale, a coprire parzialmente o interamente le pareti perimetrali dell’edificio, ma anche come un tetto verde, su un piano orizzontale o inclinato.
I giardini pensili, oggi, puntano da un lato a impreziosire un edificio, con la messa a dimora di piante e fiori esteticamente gradevoli, e dall’altro a ridurne l’impatto ambientale, purificare l’aria, assorbire inquinanti (magari scegliendo piante mangia smog) e consentire un miglior isolamento termico e acustico.
Giardino pensile intensivo o estensivo
I giardini pensili si dividono in due macro categorie, quelli di tipo intensivo e quelli estensivi.
- giardino pensile intensivo: è uno spazio verde realizzato su una superficie di copertura di un edificio calpestabile (tetto o pareti inclinate), una riproduzione di un vero giardino, fuori suolo, ricco di vegetazione e dotato di sistemi di irrigazione e drenaggio dell’acqua. Si tratta, quindi, di uno spazio da vivere, destinato a ospitare persone e che necessita di manutenzione ordinaria e straordinaria costante e professionale;
- giardino pensile estensivo: assimilabile ai tetti verdi, sono spazi di copertura orizzontali o inclinati dotati di vegetazione, di dimensioni ridotte e limitata capacità di carico (il terrazzo o il tetto di una casa) con una funzione più pratica, come già accennato prima. Richiede un investimento inferiore e una manutenzione meno complessa.
Quanto illustrato rappresenta una distinzione forse un po’ desueta ormai, ma che consente di chiarire in maniera alquanto efficace la differenza tra un giardino pensile più completo, dotato per esempio di alberi e arbusti, e un prato verde meno elaborato.
Sarà cura del progettista fare le opportune valutazioni in merito al tipo di substrato da impiegare, al suo spessore, alle piante da mettere a dimora, ai sistemi di irrigazione e di drenaggio da predisporre e realizzare.
Le nostre realizzazioni
Noi di HW Style siamo specializzati nella progettazione, realizzazione e manutenzione di giardini pensili e tetti verdi. Invitiamo a consultare la pagina dedicata a questo tipo di lavorazione, cliccando qui.
Negli ultimi anni siamo stati impegnati nella realizzazione di giardini pensili, tra cui segnaliamo i seguenti:
- “Iceberg”, progettato da MCArchitects di Mario Cucinella con la consulenza paesaggistica dell’Arch. Massimo Semola: l’azienda si è occupata della realizzazione del giardino pensile nel polo chirurgico delle urgenze dell’Ospedale San Raffaele a Milano;
- Boscareto Resort & Spa, progettato dall’Architetto Paesaggista Patrizia Pozzi, resort 5 stelle lusso aperto nel 2009 e ubicato nelle spettacolari Langhe patrimonio Unesco;
- Headquarters di CAP Holding a Milano.
Di seguito alcune immagini dei giardini pensili summenzionati.