Nel vasto mondo della progettazione paesaggistica sta emergendo con forza un approccio innovativo e sostenibile alla creazione di spazi verdi, il cosiddetto “Dry Garden”, o giardino senza irrigazione.
In un’epoca in cui il tema della gestione oculata e corretta dell’acqua oltre che della sostenibilità ambientale stanno diventando sempre più rilevanti e centrali, il Dry Garden si presenta come una risposta intelligente e affascinante alle sfide climatiche e alle esigenze dei tempi moderni.
Un Dry Garden ben realizzato è molto più di un semplice giardino: è un rifugio per la vita selvatica, un esempio tangibile di come l’ingegno umano possa lavorare in armonia con la natura.
Cos’è un Dry Garden (giardino senza irrigazione)
Un Dry Garden, noto anche come giardino senza irrigazione o giardino xeriscape, è un tipo di giardino progettato per richiedere il minimo apporto di acqua possibile.
L’obiettivo principale è creare uno spazio verde sostenibile e rispettoso dell’ambiente, riducendo al minimo il consumo di acqua, che è una risorsa preziosa, soprattutto nelle aree soggette a siccità o a scarse risorse idriche.
Questi giardini sono pensati per sopravvivere con le risorse d’acqua naturalmente disponibili, senza la necessità di un’irrigazione intensiva. Per raggiungere questo obiettivo, i progettisti e i giardinieri che lavorano su un Dry Garden selezionano piante adattate alle condizioni climatiche locali e in grado di resistere e prosperare con poche risorse idriche, senza per questo trascurare l’estetica.
Progettazione di un giardino senza irrigazione
La progettazione di un giardino senza irrigazione richiede un approccio attento e ben pianificato per garantire che il risultato sia non solo sostenibile, ma anche esteticamente attraente.
Ecco alcuni step fondamentali da considerare nella progettazione di un giardino senza irrigazione:
analisi del sito e delle condizioni: prima di tutto, è essenziale comprendere le condizioni climatiche, il tipo di terreno e l’esposizione solare del sito. Queste informazioni guideranno la selezione delle piante e la disposizione degli elementi;
scelta delle piante adatte: la scelta dovrà ricadere su piante native o altre varietà capaci di adattarsi alle condizioni locali, specie resistenti alla siccità e alle temperature estreme. Le piante succulente, le erbe aromatiche e le graminacee sono spesso ottime per tale scopo;
zonizzazione: il giardino viene diviso in zone con esigenze idriche simili, posizionando le piante che richiedono più acqua vicino a eventuali fonti d’acqua naturali o a punti di raccolta dell’acqua piovana;
pianificazione del drenaggio: il terreno deve essere dotato di un buon drenaggio per evitare il ristagno dell’acqua, che potrebbe danneggiare le piante. L’uso di ghiaia o pietre nella parte superiore del terreno può aiutare a migliorare questo aspetto;
pacciamatura: il terreno viene poi coperto con uno strato di pacciamatura organica, come corteccia di legno o lapillo, per ridurre l’evaporazione dell’acqua e mantenere l’umidità del terreno;
utilizzo di rocce ed elementi decorativi: le rocce non solo aggiungono un elemento visivo interessante al giardino, ma possono anche trattenere il calore e fornire ombra alle piante;
raccolta dell’acqua piovana: bisogna installare sistemi di raccolta dell’acqua piovana, come tetti inclinati o canalizzazioni, per raccogliere l’acqua da utilizzare per l’irrigazione occasionale;
manutenzione adeguata: anche se un giardino senza irrigazione richiede meno manutenzione rispetto a un giardino tradizionale, è importante effettuare controlli periodici per rimuovere eventuali piante infestanti e monitorare la salute delle piante;
cura del suolo: l’utilizzo di compost o altri elementi organici può migliorare la struttura e la fertilità del terreno, favorendo la ritenzione dell’umidità e la salute delle piante.
Un giardino senza irrigazione ben progettato può essere un rifugio di bellezza naturale e un esempio di sostenibilità, ma richiede l’intervento di team specializzati, come quello di HW Style.
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Quali sono i vantaggi di un Dry Garden?
Lacreazione di un Dry Garden offre una serie di vantaggi, sia dal punto di vista ambientale che pratico, tra cui i seguenti:
risparmio d’acqua: risulta essere uno dei vantaggi più evidenti poiché il giardino viene progettato per richiedere il minimo apporto idrico, riducendo drasticamente il consumo di acqua e contribuendo alla conservazione delle risorse idriche;
sostenibilità ambientale: i giardini senza irrigazione sono in linea con un approccio sostenibile all’uso delle risorse naturali. Riducendo il bisogno di acqua, si contribuisce a preservare le riserve idriche locali e a minimizzare l’impatto sull’ecosistema circostante;
bassa manutenzione: come già accennato, i giardini senza irrigazione richiedono meno manutenzione rispetto ai giardini tradizionali. Poiché le piante sono selezionate per la loro resistenza alla siccità, c’è meno bisogno di annaffiature frequenti e di altre cure intensive;
resilienza alle condizioni climatiche: le piante scelte per un giardino senza irrigazione sono spesso resistenti alle siccità e alle condizioni climatiche estreme. Ciò significa che il giardino rimarrà rigoglioso ed esteticamente gradevole anche durante periodi di tempo secco o caldo;
promozione della biodiversità: optando per piante in grado di adattarsi alle condizioni del luogo si crea un ambiente favorevole alla flora e alla fauna. Questo può contribuire alla promozione della biodiversità e alla creazione di habitat per insetti benefici e uccelli;
design creativo: la progettazione di un giardino senza irrigazione richiede creatività e pensiero strategico. Giocare con forme, colori e texture può portare a risultati visivamente accattivanti e unici;
ammortizzazione dei costi: nel lungo periodo, i giardini senza irrigazione possono ridurre i costi associati all’acquisto e all’uso di attrezzature per l’irrigazione;
ampia varietà di piante: anche se il termine “Dry Garden” fa pensare a un giardino di piante succulente, in realtà offre un’ampia varietà di specie tra cui scegliere, incluse erbe aromatiche, graminacee, arbusti e alberi resistenti alla siccità;
sensibilizzazione ambientale: creando e mantenendo un giardino senza irrigazione, si fornisce un esempio tangibile di come sia possibile vivere in armonia con l’ambiente utilizzando le risorse con parsimonia;
adattabilità a diverse aree: i giardini senza irrigazione non sono limitati a specifiche regioni geografiche. Possono essere progettati ovunque, adattando la selezione delle piante alle condizioni climatiche locali.
In definitiva, un giardino senza irrigazione offre una combinazione di sostenibilità, bellezza e praticità che lo rende un’opzione interessante per chi desidera creare uno spazio verde rispettoso dell’ambiente e facilmente gestibile.
La scarpata fiorita emerge come un’affascinante soluzione che unisce estetica e funzionalità all’interno dei nostri spazi verdi.
Questo innovativo approccio alla progettazione del paesaggio non solo arricchisce l’ambiente circostante con una tavolozza di colori e profumi, ma svolge anche un ruolo cruciale nel consolidare il terreno e prevenire fenomeni erosivi.
Nell’epoca in cui la consapevolezza ecologica è al centro delle nostre priorità, la creazione di una scarpata fiorita offre un mezzo efficace per celebrare la bellezza della natura e mitigare gli impatti ambientali negativi.
In questo articolo esploreremo in dettaglio cos’è esattamente una scarpata fiorita, analizzando le sue funzioni strutturali ed estetiche e illustrando gli step da seguire per la sua realizzazione.
Cos’è una scarpata fiorita?
Una scarpata fiorita è una caratteristica del paesaggio, in cui una pendenza o un declivio vengono coperti e abbelliti con una varietà di piante e fiori.
Come vedremo più nel dettaglio, questo tipo di progetto paesaggistico unisce elementi estetici e funzionali, poiché non solo aggiunge colore e bellezza a un’area, ma svolge anche una funzione di stabilizzazione del terreno oltre che di prevenzione dell’erosione e dispersione di residui come terra, sassi, materiale vegetale e così via.
Le piante utilizzate per creare una scarpata fiorita possono variare da alberi ad arbusti fino a erbacee perenni e la loro selezione dipende da vari fattori come: il contesto ambientale, le condizioni climatiche, la composizione del suolo e gli obiettivi del progetto.
Le combinazioni di colori, altezze e forme delle piante vengono attentamente pianificate per creare un effetto visivo affascinante e armonioso.
Una delle caratteristiche distintive di una scarpata fiorita è la sua capacità di fornire una soluzione ecologica ai problemi di erosione del terreno causata dalla pioggia o da altri agenti atmosferici. Ciò è particolarmente importante in aree soggette a pendenze ripide o a fenomeni di dilavamento.
Insomma, una scarpata fiorita è un elemento paesaggistico che combina la bellezza visiva delle piante e dei fiori con una funzione pratica di stabilizzazione del terreno; un approccio intelligente all’arte paesaggistica che non solo crea un ambiente attraente, ma svolge anche un ruolo vitale nell’ecosistema.
Quale funzione svolge?
La scarpata fiorita svolge un insieme di ruoli cruciali che contribuiscono in modo significativo all’ambiente circostante.
Nello specifico, possiamo individuare tre funzioni principali:
funzione strutturale;
funzione estetica;
funzione manutentiva.
1. Funzione strutturale
La funzione strutturale di una scarpata fiorita rappresenta un elemento importante nella gestione del terreno, poiché impiega astutamente piante e vegetazione per stabilizzare e consolidare il suolo.
Questa caratteristica è di vitale importanza nella prevenzione di fenomeni come dilavamenti ed erosioni, fornendo una soluzione naturale ed ecologicamente sostenibile a tali problematiche.
Le radici delle piante, infatti, fungono da sistema di ancoraggio, trattenendo il terreno e impedendo che venga trascinato via da eventi meteorologici avversi.
2. Funzione estetica
Oltre alla sua funzione strutturale, la scarpata fiorita si rivela un’opzione estetica straordinaria per arricchire l’aspetto visivo di giardini, parchi e spazi verdi in generale.
L’uso creativo di varie specie di piante e fiori offre la possibilità di creare angoli di bellezza che attraggono l’occhio e stimolano la sensibilità estetica delle persone.
La mescolanza di colori, forme e profumi in una scarpata fiorita può trasformare l’ambiente in un quadro vivente in continua evoluzione, suscitando emozioni positive e un senso di tranquillità.
Parallelamente alla sua funzione estetica, la scarpata fiorita ha anche un ruolo pratico nell’ambito della manutenzione.
L’utilizzo sapiente di arbusti e piante selezionate può contribuire notevolmente a ridurre l’entità degli interventi di manutenzione necessari.
La vegetazione ben curata della scarpata può limitare la crescita di erbe infestanti indesiderate, riducendo la necessità di interventi frequenti di rimozione.
Questo non solo semplifica la gestione del paesaggio, ma può anche comportare risparmi economici a lungo termine, dato che si riducono le spese associate alla manutenzione regolare.
In sintesi, la scarpata fiorita non è soltanto un elemento di valore estetico, ma un sistema che contribuisce alla stabilità del terreno, migliora l’aspetto visivo degli spazi verdi e ne semplifica la gestione.
Il suo impatto positivo si estende a diversi livelli, dall’ecologia locale all’esperienza estetica delle persone che la contemplano, dimostrando come la natura e la progettazione paesaggistica possano collaborare in armonia per creare luoghi di bellezza funzionale.
Come creare una scarpata fiorita?
La creazione di una scarpata fiorita richiede una pianificazione attenta e una conoscenza approfondita delle condizioni ambientali e delle esigenze delle piante coinvolte.
I passaggi chiave includono:
la valutazione del contesto;
la considerazione dell’esposizione al sole e delle condizioni climatiche;
la definizione delle funzionidesiderate;
la selezione oculata delle piante, rispetto ai criteri sopraelencati.
1. Valutazione del contesto
Inizialmente, è fondamentale analizzare il contesto in cui si intende realizzare la scarpata fiorita.
Se si tratta di un ambiente boschivo, le piante dovrebbero essere scelte in modo da armonizzarsi con l’ecosistema preesistente, cercando di conservare l’aspetto naturale dell’area.
In un giardino privato, invece, l’obiettivo potrebbe essere la creazione di un punto focale estetico, mentre in un parco pubblico in città, potrebbe essere importante abbellire lo spazio e fornire un luogo di ristoro per i cittadini.
Nel caso di un ciglio autostradale, le piante dovrebbero essere selezionate per resistere alle condizioni sfavorevoli e migliorare l’aspetto visivo dell’area.
2. Esposizione al sole e clima
L’esposizione al sole, la luce e la temperatura sono fattori cruciali nella scelta delle piante.
Alcune specie prosperano in luoghi soleggiati, mentre altre richiedono ombra parziale, di conseguenza la temperatura media e le variazioni stagionali influenzeranno la selezione delle piante che possono sopravvivere e crescere nel contesto specifico.
Un’accurata analisi dell’ambiente aiuterà a identificare quali piante sono più adatte per creare una scarpata fiorita duratura.
3. Funzionalità
Definire la funzione della scarpata è altrettanto importante. Se la sua principale finalità è estetica, allora la selezione delle piante dovrebbe mirare a creare un’armonia di colori e forme che catturi l’attenzione e susciti emozioni positive.
Se, invece, la funzione strutturale è predominante, si dovrebbero privilegiare piante con radici profonde e robuste in grado di trattenere il terreno, come ad esempio le seguenti: Symphoricarpos, Lonicera pileata, Forsythia, Spirea spp, Cotoneaster, Lonicera caprifolium, Spartium junceum.
4. Scelta delle piante
Infine, la scelta delle piante adeguate è un passaggio fondamentale. È essenziale selezionare piante che siano adatte alle condizioni specifiche del luogo e in grado di soddisfare le funzioni desiderate.
Questa selezione dovrebbe tenere conto dei requisiti idrici, del tipo di suolo, dell’altitudine e delle condizioni climatiche generali dell’area.
In conclusione, la creazione di una scarpata fiorita è un processo che richiede un’analisi e una progettazione attente, da affidare a realtà specializzate, come HW Style.
Esempi di scarpate fiorite
Vediamo alcuni esempi di scarpate fiorite realizzate nella città di Milano, e più precisamente a Varesine e nel giardino urbano della terza municipalità milanese.
Nella foto vediamo l’impiego delle seguenti piante: Gaura lindheimeri, Buxus sempervirens, Cornus alba ‘Elegantissima’, Acer campestre, Gynerium.
Sulla sinistra, una scarpata di Liriope muscarii, mentre sulla destra una seminata e con la presenza delle seguenti piante: Perovskia, Abelia ‘Edward Goucher’,aceri in varietà tra i quali Acer monspessulanum, Acer buergerianum, Acer pseudoplatanus.
In questa scarpata, presente nel Giardino urbano del Municipio 3 di Milano possiamo notare l’impiego di Genista e Spartium junceum.
Negli ultimi anni, creare un angolo verde in terrazzo è diventata una tendenza in aumento tra gli amanti della natura e del design d’interni.
Con la crescente consapevolezza sull’importanza di vivere in ambienti sostenibili e in armonia con la natura, sempre più persone e aziende stanno trasformando i propri spazi esterni in veri e propri paradisi vegetali.
L’idea di disporre di un angolo verde in terrazzo offre una soluzione perfetta per coloro che desiderano godere dei benefici del giardinaggio e della bellezza delle piante, anche se non dispongono di un giardino.
La consapevolezza dell’importanza del ruolo giocato dal verde si sta diffondendo sia tra chi vive o lavora in edifici urbani sia tra chi possiede abitazioni o sedi aziendali più ampie, poiché un angolo verde in terrazzo aggiunge un tocco di natura e benessere alla quotidianità.
Con un’ampia varietà di piante e soluzioni creative a disposizione, creare un angolo verde in terrazzo è senza dubbio un’esperienza gratificante, che permette di trascorrere momenti di relax immersi nella bellezza della natura.
Perché creare un angolo verde in terrazzo
Avere uno spazio verde rigenerante e accogliente, a casa o in ufficio, è molto più di una semplice tendenza estetica, è un modo per migliorare notevolmente la qualità della nostra vita e del nostro benessere.
Ciò che può sembrare un semplice angolo con un po’ di vegetazione, in realtà, offre numerosi benefici sia per la nostra salute fisica che mentale, tra cui i seguenti:
riduzione dello stress: la presenza di piante e verde attorno a noi riduce i livelli di stress;
miglioramento della qualità dell’aria: le piante hanno la capacità di purificare l’aria, assorbendo inquinanti e rilasciando ossigeno. Questo contribuisce a creare un ambiente domestico più salutare. Per approfondire questo argomento invitiamo a leggere il nostro articolo Piante “mangia smog”: cosa sono e quali scegliere;
stimolazione della creatività: uno spazio verde stimola la mente e la creatività. È un luogo ideale per rilassarsi, leggere, scrivere, o anche per trovare ispirazione;
connessione con la natura: vivendo in un ambiente urbano, talvolta ci allontaniamo dalla natura. Un angolo verde in terrazzo ci permette di avvicinarci alla bellezza naturale e di sentirci più in armonia con il mondo che ci circonda;
benefici per la salute mentale: numerosi studi dimostrano che il contatto con la natura riduce il rischio di depressione e ansia, migliorando l’umore, l’autostima e la produttività;
coltivare piante e fare giardinaggio come attività terapeutiche: prendersi cura delle piante, osservarle crescere e fiorire, è un’attività gratificante, che ci aiuta a staccare dalla routine quotidiana e a sentirci realizzati;
ritrovo e socializzazione: creare uno spazio verde accogliente rende il nostro terrazzo un luogo ideale per trascorrere del tempo con amici, familiari, colleghi di lavoro, creando ricordi indimenticabili.
In sintesi, avere uno spazio verde rigenerante e accogliente va ben oltre l’aspetto decorativo. Contribuisce alla nostra salute e al nostro benessere generale, promuove la connessione con la natura e ci permette di godere di un ambiente domestico e lavorativo più armonioso e sereno.
Non meno importanti sono i benefici che gli spazi verdi apportano a livello ambientale. In effetti, la presenza di vegetazione nelle nostre città contribuisce apreservare la biodiversità, ridurre le isole di calore, migliorare la qualità dell’aria e, più in generale, la qualità della vita pubblica dei cittadini.
Come progettare un angolo verde in terrazzo?
La creazione di uno spazio verde, sia esso un giardino di piccole dimensioni o un parco pubblico, richiede il contributo di realtà specializzate nella progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione del verde, come HW Style.
Se si desidera, quindi, un risultato finale di qualità, sia estetica che funzionale, si consiglia di affidarsi a professionisti qualificati, i quali potranno eseguire un’accurata valutazione degli elementi alla base della creazione di un angolo verde in terrazzo.
1. Valutare lo spazio disponibile
Contrariamente a quanto si possa pensare, non è necessario avere a disposizione un terrazzo molto grande per creare un angolo verde al suo interno.
Il terrazzo si presta infatti a ospitare, a seconda delle dimensioni e del progetto che si intende realizzare, un giardino verticale, un piccolo orto urbano, dei vasi con piante aromatiche e molto altro ancora.
Detto questo, valutare lo spazio disponibile è il primo passo fondamentale per creare un angolo verde armonioso e funzionale in un terrazzo.
Ecco alcuni fattori che il team di progettisti deve analizzare:
dimensioni del terrazzo: il primo passo consiste nel misurare accuratamente il terrazzo, realizzando una piantina schematica delle dimensioni e delle forme dello spazio esterno di cui si dispone, includendo anche eventuali ostacoli. Questo aiuterà a visualizzare meglio lo spazio disponibile e a pianificare come organizzare le piante e gli arredi;
luce solare e orientamento del terrazzo: la quantità di luce solare che riceve il terrazzo durante il giorno è un’informazione cruciale per la scelta delle piante più adatte. Se il terrazzo è esposto a lunghe ore di sole diretto, sarà possibile coltivare piante che amano un’abbondanza di luce. Al contrario, se il terrazzo è ombreggiato o riceve solo poche ore di sole al giorno, si dovrà optare per piante che prosperano in ambienti più freschi e ombrosi;
zone più adatte per collocare le piante: dopo aver valutato le dimensioni e l’orientamento del terrazzo, bisogna individuare le zone più adatte per collocare le piante. Le aree più esposte al sole possono essere ideali per coltivare piante che richiedono molta luce, come le piante da fiore o gli ortaggi. Le zone più ombreggiate possono, invece, ospitare piante che amano condizioni meno intense di luce solare, come felci o piante da appartamento.
Inoltre, dovranno tenere conto di eventuali venti forti o correnti d’aria che possono influenzare la salute delle piante. Potrebbe essere necessario creare una barriera protettiva o posizionare piante resistenti al vento in queste zone.
Un’attenta valutazione dello spazio disponibile permetterà di creare un angolo verde in terrazzo che sia adatto alle proprie esigenze e alle caratteristiche specifiche del proprio ambiente, conservando però sempre un approccio flessibile, per riorganizzare le piante e gli arredi a seconda delle stagioni o dei cambiamenti climatici, e garantire la migliore crescita e sviluppo delle piante nel tempo.
2. Selezionare le piante adatte
La selezione delle piante è un passo cruciale per creare un angolo verde in terrazzo che prosperi e doni bellezza al proprio spazio esterno.
Ecco alcuni accorgimenti per scegliere quelle più adatte al clima e all’ambiente del terrazzo:
adattabilità al clima e all’ambiente del terrazzo: bisogna considerare il clima della zona e selezionare piante che siano adattabili alle temperature e alle condizioni atmosferiche tipiche della regione;
piante ideali per terrazzi esposti al sole o all’ombra: le piante da fiore come gerani, petunie, o begonie, sono ottime scelte per terrazzi esposti a molta luce solare. Altre opzioni includono le piante aromatiche come la lavanda (Lavandula officinalis) o il rosmarino (Rosmarinus prostratus), che amano il caldo e la luce solare diretta. Per terrazzi con ombra o esposizione parziale al sole, si può optare per piante come la felce (Matteuccia struthiopteris), l’hosta (Hosta hybrida) o la camelia (Camelia japonica), che prosperano in ambienti meno luminosi. Le piante da appartamento, come la Sansevieria trifasciata o la Spathiphyllum, sono anch’esse ottime scelte per terrazzi ombreggiati. Eventualmente, è possibile installare dei teli ombreggianti che consentano di modulare l’esposizione al sole diretto e disporre le piante con maggiore flessibilità;
coltivare piante in vaso e in verticale:le piante in vaso sono perfette per terrazzi, poiché permettono di controllare meglio il terreno, l’irrigazione e la crescita. È fondamentale che i vasi abbiano fori di drenaggio per evitare ristagni d’acqua, e che siano di dimensioni adeguate al sistema radicale delle piante. Le piante in verticale, come i giardini verticali o le piante rampicanti, sono una soluzione perfetta per ottimizzare lo spazio sul terrazzo;
scelta del terreno: la scelta del terreno e l’utilizzo di concimi organici sono due aspetti fondamentali per garantire la salute e la prosperità delle piante. Bisogna utilizzare un terreno di qualità adatto alle esigenze specifiche delle piante che si è scelto di coltivare.
La selezione delle piante giuste è fondamentale per creare un angolo verde in terrazzo che prosperi e doni soddisfazione, ma con il fai da te si rischia di commettere degli errori. Per questo motivo è preferibile rivolgersi ad una realtà specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di giardini per interni ed esterni, come HW Style.
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3. Cura e manutenzione delle piante
La cura e la manutenzione sono cruciali per assicurare la salute e la bellezza delle piante nel proprio angolo verde in terrazzo, ed è preferibile lasciarla eseguire a tecnici specializzati, che andranno ad agire concentrandosi sui seguenti aspetti:
mantenere le piante in salute e prevenire malattie e parassiti: monitorare attentamente le piante per individuare segni di malattie o infestazioni da parassiti, e ispezionare regolarmente le foglie, i fiori e i fusti per accorgersi tempestivamente di eventuali problemi. Per prevenire malattie e parassiti, è importante mantenere il terrazzo pulito e ben aerato, evitando il ristagno d’acqua e i residui vegetali in decomposizione;
eseguire una corretta irrigazione: l’irrigazione è una parte fondamentale della cura delle piante. Ogni specie ha esigenze diverse riguardo alla quantità e alla frequenza dell’acqua. Si raccomanda, quindi, di non annaffiare eccessivamente o troppo di rado, poiché entrambi gli approcci possono danneggiare le radici delle piante. Per facilitare l’irrigazione corretta, si può optare per sistemi di irrigazione automatizzati e di sensori di umidità nel terreno. Visto il momento storico che stiamo attraversando, però, potrebbe essere preferibile e più sostenibile selezionare piante resistenti alla siccità per un giardino a basso consumo d’acqua;
effettuare la fertilizzazione delle piante: utilizzare concimi organici e minerali, per fornire alle piante una nutrizione equilibrata. Non eccedere nell’uso è fondamentale per evitare di bruciare le radici delle piante;
eseguire la potatura: la potatura è un’operazione importante per favorire la crescita sana delle piante e per mantenere la loro forma e la dimensione desiderata. Rimuovere i rami secchi o danneggiati stimola la produzione di nuovi germogli. Ricordiamo, però, che ogni specie richiede una potatura diversa.
Prendersi cura delle piante nel proprio angolo verde in terrazzo richiede costanza e attenzione, ma i risultati verranno ripagati con piante rigogliose e in salute.
Trattandosi, però, di un’attività delicata, complessa, e ricorrente, il modo migliore per mantenere rigoglioso il proprio spazio verde è affidarsi a realtà specializzate come HW Style.
La siccità è diventata un problema sempre più pressante in molte parti del mondo, Italia compresa, con conseguenze devastanti per l’agricoltura, l’ambiente e la sicurezza alimentare.
Il cambiamento climatico ha amplificato gli effetti della siccità, portando a periodi prolungati di scarsità di acqua e a una diminuzione delle risorse idriche disponibili. Di fronte a questa sfida globale, nelle aree urbane, sempre più architetti paesaggisti e professionisti del giardinaggio stanno adottando piante resistenti alla siccità.
Esse rappresentano, infatti, una soluzione ideale per creare giardini, parchi pubblici e oasi verdi sostenibili nelle città.
Queste piante sono state selezionate o sviluppate per adattarsi a condizioni ambientali avverse, come la mancanza di acqua e il calore intenso. Possiedono caratteristiche uniche, che consentono loro di conservare l’acqua, ridurre la traspirazione e mantenere un aspetto gradevoleanche in condizioni di siccità.
Richiedendo meno acqua per sopravvivere, riducono il consumo idrico delle aree verdi e contribuiscono alla sostenibilità delle città anche per quanto concerne le risorse di acqua.
Piante resistenti alla siccità: le specie Xerofite
Quando si parla di piante resistenti alla siccità si fa riferimento alle cosiddette “xerofite”– dal greco “ξηρος” (secco) e “φυτον”, (pianta) – ossia piante adatte a vivere in ambienti caratterizzati da lunghi periodi di siccità o da clima arido.
Queste tipologie di piante, per poter sopravvivere in ambienti simili, hanno sviluppato meccanismi di adattamento in grado di garantirne la resistenza e la sopravvivenza.
Le specie xerofite si trovano in diverse regioni del mondo come nelle aree mediterranee, nelle zone desertiche, nelle praterie secche e nelle savane.
Esse si sono adattate a crescere in condizioni ambientali con disponibilità limitata di acqua, alte temperature, intensa radiazione solare e suoli poveri. Non solo sopravvivono nelle condizioni difficili, ma spesso giocano un ruolo importante negli ecosistemi, fornendo cibo e rifugio per animali selvatici e contribuendo alla conservazione della biodiversità.
Come realizzare un giardino con queste piante?
Le piante resistenti alla siccità si prestano alla progettazione e realizzazione di giardini e aree verdi a basso consumo d’acqua, condizione sempre più diffusa in tutto il mondo.
Come si procede? Ecco cosa prevede una buona progettazione per un giardino a basso consumo d’acqua:
scegliere piante resistenti alla siccità, che andremo a elencare più avanti nel corso di questo articolo;
avere un terreno adatto, che sia drenante e senza ristagni idrici;
progettare un buon sistema di irrigazione, e individuare durante la giornata il momento più adatto per annaffiare le piante;
prevedere la pacciamatura, per ridurre l’evaporazione dell’acqua e proteggere le radici della pianta dai picchi di caldo/freddo;
aumentare la presenza di aiuole con piante resistenti, riducendo le aree a prato.
Un esempio di questo tipo di progettazione è da individuare nel cosiddetto “Dry Garden”, letteralmente “giardino asciutto”, uno spazio verde caratterizzato da consumi effettivi di acqua molto limitati e contenuti.
Esempi di piante resistenti alla siccità
Ci sono molte piante resistenti alla siccità, alcune particolarmente adatte per giardini, orti e aree verdi urbane.
Questi sono solo alcuni esempi di piante adatte a crescere in zone a scarsa disponibilità di acqua. Ce ne sono molte altre che sono adattate a ecosistemi aridi o con siccità stagionali o che hanno sviluppato caratteristiche morfologiche e fisiologiche per affrontare la mancanza di acqua, come la salvia, la santolina, la lantana, la verbena.
I vantaggi delle piante resistenti alla siccità
Le piante resistenti alla siccità offrono numerosi vantaggi per i giardini e le aree verdi urbane.
Ecco alcuni dei principali benefici derivanti dal loro impiego:
riduzione del consumo d’acqua: sono adatte a sopravvivere con meno acqua rispetto alle piante tradizionali. Ciò significa che richiedono meno irrigazione, contribuendo a ridurre il consumo d’acqua e promuovendo una gestione sostenibile delle risorse idriche nelle aree urbane;
minore necessità di manutenzione: poiché sono adatte a condizioni ambientali avverse, richiedono meno interventi di manutenzione rispetto alle piante più esigenti in termini di acqua. Questo permette di risparmiare tempo, sforzo e risorse necessarie per la cura del verde urbano;
resistenza alle condizioni climatiche estreme: sono in grado di sopportare temperature elevate, suoli poveri e periodi prolungati senza pioggia. Ciò le rende ideali per le aree urbane, dove il calore e la mancanza di spazi verdi possono essere una sfida per le piante tradizionali;
miglioramento dell’efficienza idrica: spesso presentano caratteristiche fisiologiche che consentono loro di conservare l’acqua. Questo si traduce in una maggiore efficienza nell’utilizzo dell’acqua, riducendo la perdita di acqua attraverso la traspirazione e consentendo alle piante di sopravvivere anche durante periodi di siccità;
estetica e varietà: nonostante la loro resistenza alla siccità, offrono una vasta gamma di colori, forme e texture. Ciò consente di creare giardini di erbacee perenni e prati fioriti attraenti e diversificati, arricchendo l’aspetto estetico delle aree verdi urbane;
promozione della biodiversità: possono svolgere un ruolo importante nel promuovere la biodiversità nelle aree urbane. Attraggono insetti utili, come api e farfalle, che svolgono un ruolo cruciale nell’impollinazione delle piante. Inoltre, possono fornire rifugio e nutrimento per piccoli animali urbani.
L’utilizzo delle piante resistenti alla siccità nella progettazione del verde rappresenta un elemento integrante per creare ambienti sempre più sostenibili e in grado di contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
Negli ultimi anni la crescente urbanizzazione ha determinato un notevole aumento delle abitazioni e una conseguente riduzione degli spazi verdi. Tutto questo, però, non deve rappresentare un ostacolo alla realizzazione di splendidi giardini.
Grazie all’innovazione e alla creatività, è infatti possibile trasformare anche i piccoli spazi urbani in oasi rigogliose di verde.
Una soluzione efficace ed esteticamente affascinante sono i giardini verticali, che permettono di coltivare una varietà di piante su pareti, balconi, terrazze e altre superfici interne ed esterne, anche e soprattutto quando si dispone di spazi limitati.
In effetti, il loro sviluppo in altezza li rende particolarmente utili proprio quando il margine di manovra è ridotto, come accade spesso nelle nostre abitazioni o uffici.
Giardini verticali in spazi limitati: le soluzioni HW Style
Una volta individuata una parete verticale da destinare a questo scopo, e aver liberato spazio utile per la realizzazione della struttura dedicata, si può procedere alla costruzione di un giardino verticale utilizzando numerose tecniche e soluzioni.
Noi di HW Style offriamo due sistemi:
HW Mobi Panel
HW Live Panel
Entrambi offrono soluzioni versatili e pratiche per la creazione di giardini verticali di qualsiasi dimensione, sia per interni che per esterni, anche in spazi limitati.
HW Mobi Panel è un sistema per pareti vegetali a cassette, al quale si può ricorrere qualora fosse presente un collegamento alla rete idrica ed elettrica in prossimità della zona della parete, composto da moduli standard con sistema di irrigazione e drenaggio integrato e automatizzato. Può essere installato sia su pareti interne che esterne, sia piane che curve, consentendo il rivestimento di superfici di ogni dimensione.
L’ampio spazio disponibile per l’alloggiamento delle piante, che vengono selezionate in base alle caratteristiche del luogo di destinazione, alla temperatura, all’esposizione, alla luminosità, unito alle caratteristiche del sistema a cassette, consentono la massima libertà progettuale.
HW Mobi Panel, inoltre, può essere dotato di una centralina di fertirrigazione con controllo da remoto che permette una gestione attenta e semplice delle piante.
Per un’installazione semplice e rapida, si può optare per l’HW Live Panel, dotato di un sistema a cassette e disponibile in due versioni:
HW Live Panel: composto da moduli standard preconfezionati, ideale per pareti di qualsiasi dimensione
HW Live Panel Pack: con moduli standard in tre combinazioni, perfetto per installazioni di dimensioni più ridotte
Uno dei vantaggi degli HW Live Panel è che non richiedono collegamenti alla rete idrica o elettrica, né sistemi di drenaggio per l’acqua in eccesso. Ogni modulo, infatti, è posizionato all’interno di un profilo strutturale che funge anche da serbatoio.
Le piante, grazie a questo sistema, e alla presenza di un panno in microfibra, sono in grado di assorbire l’acqua di cui hanno bisogno in modo graduale e capillare. Questo favorisce il loro accrescimento e il loro benessere. Inoltre, in caso di scarsa illuminazione, sono supportate da appositi sistemi di illuminazione.
Conclusioni
Se si intende realizzare uno spazio verde, interno o esterno, nella propria abitazione o ufficio, i giardini verticali rappresentano una soluzione flessibile ed estremamente efficace.
Rivolgendosi a professionisti del settore come HW Style si potrà progettare e costruire un giardino verde verticale che risponde al meglio alle esigenze, godendo così dei molteplici vantaggi, estetici e non, che ne derivano.
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