La scarpata fiorita emerge come un’affascinante soluzione che unisce estetica e funzionalità all’interno dei nostri spazi verdi.
Questo innovativo approccio alla progettazione del paesaggio non solo arricchisce l’ambiente circostante con una tavolozza di colori e profumi, ma svolge anche un ruolo cruciale nel consolidare il terreno e prevenire fenomeni erosivi.
Nell’epoca in cui la consapevolezza ecologica è al centro delle nostre priorità, la creazione di una scarpata fiorita offre un mezzo efficace per celebrare la bellezza della natura e mitigare gli impatti ambientali negativi.
In questo articolo esploreremo in dettaglio cos’è esattamente una scarpata fiorita, analizzando le sue funzioni strutturali ed estetiche e illustrando gli step da seguire per la sua realizzazione.
Cos’è una scarpata fiorita?
Una scarpata fiorita è una caratteristica del paesaggio, in cui una pendenza o un declivio vengono coperti e abbelliti con una varietà di piante e fiori.
Come vedremo più nel dettaglio, questo tipo di progetto paesaggistico unisce elementi estetici e funzionali, poiché non solo aggiunge colore e bellezza a un’area, ma svolge anche una funzione di stabilizzazione del terreno oltre che di prevenzione dell’erosione e dispersione di residui come terra, sassi, materiale vegetale e così via.
Le piante utilizzate per creare una scarpata fiorita possono variare da alberi ad arbusti fino a erbacee perenni e la loro selezione dipende da vari fattori come: il contesto ambientale, le condizioni climatiche, la composizione del suolo e gli obiettivi del progetto.
Le combinazioni di colori, altezze e forme delle piante vengono attentamente pianificate per creare un effetto visivo affascinante e armonioso.
Una delle caratteristiche distintive di una scarpata fiorita è la sua capacità di fornire una soluzione ecologica ai problemi di erosione del terreno causata dalla pioggia o da altri agenti atmosferici. Ciò è particolarmente importante in aree soggette a pendenze ripide o a fenomeni di dilavamento.
Insomma, una scarpata fiorita è un elemento paesaggistico che combina la bellezza visiva delle piante e dei fiori con una funzione pratica di stabilizzazione del terreno; un approccio intelligente all’arte paesaggistica che non solo crea un ambiente attraente, ma svolge anche un ruolo vitale nell’ecosistema.
Quale funzione svolge?
La scarpata fiorita svolge un insieme di ruoli cruciali che contribuiscono in modo significativo all’ambiente circostante.
Nello specifico, possiamo individuare tre funzioni principali:
funzione strutturale;
funzione estetica;
funzione manutentiva.
1. Funzione strutturale
La funzione strutturale di una scarpata fiorita rappresenta un elemento importante nella gestione del terreno, poiché impiega astutamente piante e vegetazione per stabilizzare e consolidare il suolo.
Questa caratteristica è di vitale importanza nella prevenzione di fenomeni come dilavamenti ed erosioni, fornendo una soluzione naturale ed ecologicamente sostenibile a tali problematiche.
Le radici delle piante, infatti, fungono da sistema di ancoraggio, trattenendo il terreno e impedendo che venga trascinato via da eventi meteorologici avversi.
2. Funzione estetica
Oltre alla sua funzione strutturale, la scarpata fiorita si rivela un’opzione estetica straordinaria per arricchire l’aspetto visivo di giardini, parchi e spazi verdi in generale.
L’uso creativo di varie specie di piante e fiori offre la possibilità di creare angoli di bellezza che attraggono l’occhio e stimolano la sensibilità estetica delle persone.
La mescolanza di colori, forme e profumi in una scarpata fiorita può trasformare l’ambiente in un quadro vivente in continua evoluzione, suscitando emozioni positive e un senso di tranquillità.
Parallelamente alla sua funzione estetica, la scarpata fiorita ha anche un ruolo pratico nell’ambito della manutenzione.
L’utilizzo sapiente di arbusti e piante selezionate può contribuire notevolmente a ridurre l’entità degli interventi di manutenzione necessari.
La vegetazione ben curata della scarpata può limitare la crescita di erbe infestanti indesiderate, riducendo la necessità di interventi frequenti di rimozione.
Questo non solo semplifica la gestione del paesaggio, ma può anche comportare risparmi economici a lungo termine, dato che si riducono le spese associate alla manutenzione regolare.
In sintesi, la scarpata fiorita non è soltanto un elemento di valore estetico, ma un sistema che contribuisce alla stabilità del terreno, migliora l’aspetto visivo degli spazi verdi e ne semplifica la gestione.
Il suo impatto positivo si estende a diversi livelli, dall’ecologia locale all’esperienza estetica delle persone che la contemplano, dimostrando come la natura e la progettazione paesaggistica possano collaborare in armonia per creare luoghi di bellezza funzionale.
Come creare una scarpata fiorita?
La creazione di una scarpata fiorita richiede una pianificazione attenta e una conoscenza approfondita delle condizioni ambientali e delle esigenze delle piante coinvolte.
I passaggi chiave includono:
la valutazione del contesto;
la considerazione dell’esposizione al sole e delle condizioni climatiche;
la definizione delle funzionidesiderate;
la selezione oculata delle piante, rispetto ai criteri sopraelencati.
1. Valutazione del contesto
Inizialmente, è fondamentale analizzare il contesto in cui si intende realizzare la scarpata fiorita.
Se si tratta di un ambiente boschivo, le piante dovrebbero essere scelte in modo da armonizzarsi con l’ecosistema preesistente, cercando di conservare l’aspetto naturale dell’area.
In un giardino privato, invece, l’obiettivo potrebbe essere la creazione di un punto focale estetico, mentre in un parco pubblico in città, potrebbe essere importante abbellire lo spazio e fornire un luogo di ristoro per i cittadini.
Nel caso di un ciglio autostradale, le piante dovrebbero essere selezionate per resistere alle condizioni sfavorevoli e migliorare l’aspetto visivo dell’area.
2. Esposizione al sole e clima
L’esposizione al sole, la luce e la temperatura sono fattori cruciali nella scelta delle piante.
Alcune specie prosperano in luoghi soleggiati, mentre altre richiedono ombra parziale, di conseguenza la temperatura media e le variazioni stagionali influenzeranno la selezione delle piante che possono sopravvivere e crescere nel contesto specifico.
Un’accurata analisi dell’ambiente aiuterà a identificare quali piante sono più adatte per creare una scarpata fiorita duratura.
3. Funzionalità
Definire la funzione della scarpata è altrettanto importante. Se la sua principale finalità è estetica, allora la selezione delle piante dovrebbe mirare a creare un’armonia di colori e forme che catturi l’attenzione e susciti emozioni positive.
Se, invece, la funzione strutturale è predominante, si dovrebbero privilegiare piante con radici profonde e robuste in grado di trattenere il terreno, come ad esempio le seguenti: Symphoricarpos, Lonicera pileata, Forsythia, Spirea spp, Cotoneaster, Lonicera caprifolium, Spartium junceum.
4. Scelta delle piante
Infine, la scelta delle piante adeguate è un passaggio fondamentale. È essenziale selezionare piante che siano adatte alle condizioni specifiche del luogo e in grado di soddisfare le funzioni desiderate.
Questa selezione dovrebbe tenere conto dei requisiti idrici, del tipo di suolo, dell’altitudine e delle condizioni climatiche generali dell’area.
In conclusione, la creazione di una scarpata fiorita è un processo che richiede un’analisi e una progettazione attente, da affidare a realtà specializzate, come HW Style.
Esempi di scarpate fiorite
Vediamo alcuni esempi di scarpate fiorite realizzate nella città di Milano, e più precisamente a Varesine e nel giardino urbano della terza municipalità milanese.
Nella foto vediamo l’impiego delle seguenti piante: Gaura lindheimeri, Buxus sempervirens, Cornus alba ‘Elegantissima’, Acer campestre, Gynerium.
Sulla sinistra, una scarpata di Liriope muscarii, mentre sulla destra una seminata e con la presenza delle seguenti piante: Perovskia, Abelia ‘Edward Goucher’,aceri in varietà tra i quali Acer monspessulanum, Acer buergerianum, Acer pseudoplatanus.
In questa scarpata, presente nel Giardino urbano del Municipio 3 di Milano possiamo notare l’impiego di Genista e Spartium junceum.
Negli ultimi anni, creare un angolo verde in terrazzo è diventata una tendenza in aumento tra gli amanti della natura e del design d’interni.
Con la crescente consapevolezza sull’importanza di vivere in ambienti sostenibili e in armonia con la natura, sempre più persone e aziende stanno trasformando i propri spazi esterni in veri e propri paradisi vegetali.
L’idea di disporre di un angolo verde in terrazzo offre una soluzione perfetta per coloro che desiderano godere dei benefici del giardinaggio e della bellezza delle piante, anche se non dispongono di un giardino.
La consapevolezza dell’importanza del ruolo giocato dal verde si sta diffondendo sia tra chi vive o lavora in edifici urbani sia tra chi possiede abitazioni o sedi aziendali più ampie, poiché un angolo verde in terrazzo aggiunge un tocco di natura e benessere alla quotidianità.
Con un’ampia varietà di piante e soluzioni creative a disposizione, creare un angolo verde in terrazzo è senza dubbio un’esperienza gratificante, che permette di trascorrere momenti di relax immersi nella bellezza della natura.
Perché creare un angolo verde in terrazzo
Avere uno spazio verde rigenerante e accogliente, a casa o in ufficio, è molto più di una semplice tendenza estetica, è un modo per migliorare notevolmente la qualità della nostra vita e del nostro benessere.
Ciò che può sembrare un semplice angolo con un po’ di vegetazione, in realtà, offre numerosi benefici sia per la nostra salute fisica che mentale, tra cui i seguenti:
riduzione dello stress: la presenza di piante e verde attorno a noi riduce i livelli di stress;
miglioramento della qualità dell’aria: le piante hanno la capacità di purificare l’aria, assorbendo inquinanti e rilasciando ossigeno. Questo contribuisce a creare un ambiente domestico più salutare. Per approfondire questo argomento invitiamo a leggere il nostro articolo Piante “mangia smog”: cosa sono e quali scegliere;
stimolazione della creatività: uno spazio verde stimola la mente e la creatività. È un luogo ideale per rilassarsi, leggere, scrivere, o anche per trovare ispirazione;
connessione con la natura: vivendo in un ambiente urbano, talvolta ci allontaniamo dalla natura. Un angolo verde in terrazzo ci permette di avvicinarci alla bellezza naturale e di sentirci più in armonia con il mondo che ci circonda;
benefici per la salute mentale: numerosi studi dimostrano che il contatto con la natura riduce il rischio di depressione e ansia, migliorando l’umore, l’autostima e la produttività;
coltivare piante e fare giardinaggio come attività terapeutiche: prendersi cura delle piante, osservarle crescere e fiorire, è un’attività gratificante, che ci aiuta a staccare dalla routine quotidiana e a sentirci realizzati;
ritrovo e socializzazione: creare uno spazio verde accogliente rende il nostro terrazzo un luogo ideale per trascorrere del tempo con amici, familiari, colleghi di lavoro, creando ricordi indimenticabili.
In sintesi, avere uno spazio verde rigenerante e accogliente va ben oltre l’aspetto decorativo. Contribuisce alla nostra salute e al nostro benessere generale, promuove la connessione con la natura e ci permette di godere di un ambiente domestico e lavorativo più armonioso e sereno.
Non meno importanti sono i benefici che gli spazi verdi apportano a livello ambientale. In effetti, la presenza di vegetazione nelle nostre città contribuisce apreservare la biodiversità, ridurre le isole di calore, migliorare la qualità dell’aria e, più in generale, la qualità della vita pubblica dei cittadini.
Come progettare un angolo verde in terrazzo?
La creazione di uno spazio verde, sia esso un giardino di piccole dimensioni o un parco pubblico, richiede il contributo di realtà specializzate nella progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione del verde, come HW Style.
Se si desidera, quindi, un risultato finale di qualità, sia estetica che funzionale, si consiglia di affidarsi a professionisti qualificati, i quali potranno eseguire un’accurata valutazione degli elementi alla base della creazione di un angolo verde in terrazzo.
1. Valutare lo spazio disponibile
Contrariamente a quanto si possa pensare, non è necessario avere a disposizione un terrazzo molto grande per creare un angolo verde al suo interno.
Il terrazzo si presta infatti a ospitare, a seconda delle dimensioni e del progetto che si intende realizzare, un giardino verticale, un piccolo orto urbano, dei vasi con piante aromatiche e molto altro ancora.
Detto questo, valutare lo spazio disponibile è il primo passo fondamentale per creare un angolo verde armonioso e funzionale in un terrazzo.
Ecco alcuni fattori che il team di progettisti deve analizzare:
dimensioni del terrazzo: il primo passo consiste nel misurare accuratamente il terrazzo, realizzando una piantina schematica delle dimensioni e delle forme dello spazio esterno di cui si dispone, includendo anche eventuali ostacoli. Questo aiuterà a visualizzare meglio lo spazio disponibile e a pianificare come organizzare le piante e gli arredi;
luce solare e orientamento del terrazzo: la quantità di luce solare che riceve il terrazzo durante il giorno è un’informazione cruciale per la scelta delle piante più adatte. Se il terrazzo è esposto a lunghe ore di sole diretto, sarà possibile coltivare piante che amano un’abbondanza di luce. Al contrario, se il terrazzo è ombreggiato o riceve solo poche ore di sole al giorno, si dovrà optare per piante che prosperano in ambienti più freschi e ombrosi;
zone più adatte per collocare le piante: dopo aver valutato le dimensioni e l’orientamento del terrazzo, bisogna individuare le zone più adatte per collocare le piante. Le aree più esposte al sole possono essere ideali per coltivare piante che richiedono molta luce, come le piante da fiore o gli ortaggi. Le zone più ombreggiate possono, invece, ospitare piante che amano condizioni meno intense di luce solare, come felci o piante da appartamento.
Inoltre, dovranno tenere conto di eventuali venti forti o correnti d’aria che possono influenzare la salute delle piante. Potrebbe essere necessario creare una barriera protettiva o posizionare piante resistenti al vento in queste zone.
Un’attenta valutazione dello spazio disponibile permetterà di creare un angolo verde in terrazzo che sia adatto alle proprie esigenze e alle caratteristiche specifiche del proprio ambiente, conservando però sempre un approccio flessibile, per riorganizzare le piante e gli arredi a seconda delle stagioni o dei cambiamenti climatici, e garantire la migliore crescita e sviluppo delle piante nel tempo.
2. Selezionare le piante adatte
La selezione delle piante è un passo cruciale per creare un angolo verde in terrazzo che prosperi e doni bellezza al proprio spazio esterno.
Ecco alcuni accorgimenti per scegliere quelle più adatte al clima e all’ambiente del terrazzo:
adattabilità al clima e all’ambiente del terrazzo: bisogna considerare il clima della zona e selezionare piante che siano adattabili alle temperature e alle condizioni atmosferiche tipiche della regione;
piante ideali per terrazzi esposti al sole o all’ombra: le piante da fiore come gerani, petunie, o begonie, sono ottime scelte per terrazzi esposti a molta luce solare. Altre opzioni includono le piante aromatiche come la lavanda (Lavandula officinalis) o il rosmarino (Rosmarinus prostratus), che amano il caldo e la luce solare diretta. Per terrazzi con ombra o esposizione parziale al sole, si può optare per piante come la felce (Matteuccia struthiopteris), l’hosta (Hosta hybrida) o la camelia (Camelia japonica), che prosperano in ambienti meno luminosi. Le piante da appartamento, come la Sansevieria trifasciata o la Spathiphyllum, sono anch’esse ottime scelte per terrazzi ombreggiati. Eventualmente, è possibile installare dei teli ombreggianti che consentano di modulare l’esposizione al sole diretto e disporre le piante con maggiore flessibilità;
coltivare piante in vaso e in verticale:le piante in vaso sono perfette per terrazzi, poiché permettono di controllare meglio il terreno, l’irrigazione e la crescita. È fondamentale che i vasi abbiano fori di drenaggio per evitare ristagni d’acqua, e che siano di dimensioni adeguate al sistema radicale delle piante. Le piante in verticale, come i giardini verticali o le piante rampicanti, sono una soluzione perfetta per ottimizzare lo spazio sul terrazzo;
scelta del terreno: la scelta del terreno e l’utilizzo di concimi organici sono due aspetti fondamentali per garantire la salute e la prosperità delle piante. Bisogna utilizzare un terreno di qualità adatto alle esigenze specifiche delle piante che si è scelto di coltivare.
La selezione delle piante giuste è fondamentale per creare un angolo verde in terrazzo che prosperi e doni soddisfazione, ma con il fai da te si rischia di commettere degli errori. Per questo motivo è preferibile rivolgersi ad una realtà specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di giardini per interni ed esterni, come HW Style.
Per maggiori informazioni, visitare il nostro sito web, cliccando qui.
3. Cura e manutenzione delle piante
La cura e la manutenzione sono cruciali per assicurare la salute e la bellezza delle piante nel proprio angolo verde in terrazzo, ed è preferibile lasciarla eseguire a tecnici specializzati, che andranno ad agire concentrandosi sui seguenti aspetti:
mantenere le piante in salute e prevenire malattie e parassiti: monitorare attentamente le piante per individuare segni di malattie o infestazioni da parassiti, e ispezionare regolarmente le foglie, i fiori e i fusti per accorgersi tempestivamente di eventuali problemi. Per prevenire malattie e parassiti, è importante mantenere il terrazzo pulito e ben aerato, evitando il ristagno d’acqua e i residui vegetali in decomposizione;
eseguire una corretta irrigazione: l’irrigazione è una parte fondamentale della cura delle piante. Ogni specie ha esigenze diverse riguardo alla quantità e alla frequenza dell’acqua. Si raccomanda, quindi, di non annaffiare eccessivamente o troppo di rado, poiché entrambi gli approcci possono danneggiare le radici delle piante. Per facilitare l’irrigazione corretta, si può optare per sistemi di irrigazione automatizzati e di sensori di umidità nel terreno. Visto il momento storico che stiamo attraversando, però, potrebbe essere preferibile e più sostenibile selezionare piante resistenti alla siccità per un giardino a basso consumo d’acqua;
effettuare la fertilizzazione delle piante: utilizzare concimi organici e minerali, per fornire alle piante una nutrizione equilibrata. Non eccedere nell’uso è fondamentale per evitare di bruciare le radici delle piante;
eseguire la potatura: la potatura è un’operazione importante per favorire la crescita sana delle piante e per mantenere la loro forma e la dimensione desiderata. Rimuovere i rami secchi o danneggiati stimola la produzione di nuovi germogli. Ricordiamo, però, che ogni specie richiede una potatura diversa.
Prendersi cura delle piante nel proprio angolo verde in terrazzo richiede costanza e attenzione, ma i risultati verranno ripagati con piante rigogliose e in salute.
Trattandosi, però, di un’attività delicata, complessa, e ricorrente, il modo migliore per mantenere rigoglioso il proprio spazio verde è affidarsi a realtà specializzate come HW Style.
La siccità è diventata un problema sempre più pressante in molte parti del mondo, Italia compresa, con conseguenze devastanti per l’agricoltura, l’ambiente e la sicurezza alimentare.
Il cambiamento climatico ha amplificato gli effetti della siccità, portando a periodi prolungati di scarsità di acqua e a una diminuzione delle risorse idriche disponibili. Di fronte a questa sfida globale, nelle aree urbane, sempre più architetti paesaggisti e professionisti del giardinaggio stanno adottando piante resistenti alla siccità.
Esse rappresentano, infatti, una soluzione ideale per creare giardini, parchi pubblici e oasi verdi sostenibili nelle città.
Queste piante sono state selezionate o sviluppate per adattarsi a condizioni ambientali avverse, come la mancanza di acqua e il calore intenso. Possiedono caratteristiche uniche, che consentono loro di conservare l’acqua, ridurre la traspirazione e mantenere un aspetto gradevoleanche in condizioni di siccità.
Richiedendo meno acqua per sopravvivere, riducono il consumo idrico delle aree verdi e contribuiscono alla sostenibilità delle città anche per quanto concerne le risorse di acqua.
Piante resistenti alla siccità: le specie Xerofite
Quando si parla di piante resistenti alla siccità si fa riferimento alle cosiddette “xerofite”– dal greco “ξηρος” (secco) e “φυτον”, (pianta) – ossia piante adatte a vivere in ambienti caratterizzati da lunghi periodi di siccità o da clima arido.
Queste tipologie di piante, per poter sopravvivere in ambienti simili, hanno sviluppato meccanismi di adattamento in grado di garantirne la resistenza e la sopravvivenza.
Le specie xerofite si trovano in diverse regioni del mondo come nelle aree mediterranee, nelle zone desertiche, nelle praterie secche e nelle savane.
Esse si sono adattate a crescere in condizioni ambientali con disponibilità limitata di acqua, alte temperature, intensa radiazione solare e suoli poveri. Non solo sopravvivono nelle condizioni difficili, ma spesso giocano un ruolo importante negli ecosistemi, fornendo cibo e rifugio per animali selvatici e contribuendo alla conservazione della biodiversità.
Come realizzare un giardino con queste piante?
Le piante resistenti alla siccità si prestano alla progettazione e realizzazione di giardini e aree verdi a basso consumo d’acqua, condizione sempre più diffusa in tutto il mondo.
Come si procede? Ecco cosa prevede una buona progettazione per un giardino a basso consumo d’acqua:
scegliere piante resistenti alla siccità, che andremo a elencare più avanti nel corso di questo articolo;
avere un terreno adatto, che sia drenante e senza ristagni idrici;
progettare un buon sistema di irrigazione, e individuare durante la giornata il momento più adatto per annaffiare le piante;
prevedere la pacciamatura, per ridurre l’evaporazione dell’acqua e proteggere le radici della pianta dai picchi di caldo/freddo;
aumentare la presenza di aiuole con piante resistenti, riducendo le aree a prato.
Un esempio di questo tipo di progettazione è da individuare nel cosiddetto “Dry Garden”, letteralmente “giardino asciutto”, uno spazio verde caratterizzato da consumi effettivi di acqua molto limitati e contenuti.
Esempi di piante resistenti alla siccità
Ci sono molte piante resistenti alla siccità, alcune particolarmente adatte per giardini, orti e aree verdi urbane.
Questi sono solo alcuni esempi di piante adatte a crescere in zone a scarsa disponibilità di acqua. Ce ne sono molte altre che sono adattate a ecosistemi aridi o con siccità stagionali o che hanno sviluppato caratteristiche morfologiche e fisiologiche per affrontare la mancanza di acqua, come la salvia, la santolina, la lantana, la verbena.
I vantaggi delle piante resistenti alla siccità
Le piante resistenti alla siccità offrono numerosi vantaggi per i giardini e le aree verdi urbane.
Ecco alcuni dei principali benefici derivanti dal loro impiego:
riduzione del consumo d’acqua: sono adatte a sopravvivere con meno acqua rispetto alle piante tradizionali. Ciò significa che richiedono meno irrigazione, contribuendo a ridurre il consumo d’acqua e promuovendo una gestione sostenibile delle risorse idriche nelle aree urbane;
minore necessità di manutenzione: poiché sono adatte a condizioni ambientali avverse, richiedono meno interventi di manutenzione rispetto alle piante più esigenti in termini di acqua. Questo permette di risparmiare tempo, sforzo e risorse necessarie per la cura del verde urbano;
resistenza alle condizioni climatiche estreme: sono in grado di sopportare temperature elevate, suoli poveri e periodi prolungati senza pioggia. Ciò le rende ideali per le aree urbane, dove il calore e la mancanza di spazi verdi possono essere una sfida per le piante tradizionali;
miglioramento dell’efficienza idrica: spesso presentano caratteristiche fisiologiche che consentono loro di conservare l’acqua. Questo si traduce in una maggiore efficienza nell’utilizzo dell’acqua, riducendo la perdita di acqua attraverso la traspirazione e consentendo alle piante di sopravvivere anche durante periodi di siccità;
estetica e varietà: nonostante la loro resistenza alla siccità, offrono una vasta gamma di colori, forme e texture. Ciò consente di creare giardini di erbacee perenni e prati fioriti attraenti e diversificati, arricchendo l’aspetto estetico delle aree verdi urbane;
promozione della biodiversità: possono svolgere un ruolo importante nel promuovere la biodiversità nelle aree urbane. Attraggono insetti utili, come api e farfalle, che svolgono un ruolo cruciale nell’impollinazione delle piante. Inoltre, possono fornire rifugio e nutrimento per piccoli animali urbani.
L’utilizzo delle piante resistenti alla siccità nella progettazione del verde rappresenta un elemento integrante per creare ambienti sempre più sostenibili e in grado di contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
Negli ultimi anni la crescente urbanizzazione ha determinato un notevole aumento delle abitazioni e una conseguente riduzione degli spazi verdi. Tutto questo, però, non deve rappresentare un ostacolo alla realizzazione di splendidi giardini.
Grazie all’innovazione e alla creatività, è infatti possibile trasformare anche i piccoli spazi urbani in oasi rigogliose di verde.
Una soluzione efficace ed esteticamente affascinante sono i giardini verticali, che permettono di coltivare una varietà di piante su pareti, balconi, terrazze e altre superfici interne ed esterne, anche e soprattutto quando si dispone di spazi limitati.
In effetti, il loro sviluppo in altezza li rende particolarmente utili proprio quando il margine di manovra è ridotto, come accade spesso nelle nostre abitazioni o uffici.
Giardini verticali in spazi limitati: le soluzioni HW Style
Una volta individuata una parete verticale da destinare a questo scopo, e aver liberato spazio utile per la realizzazione della struttura dedicata, si può procedere alla costruzione di un giardino verticale utilizzando numerose tecniche e soluzioni.
Noi di HW Style offriamo due sistemi:
HW Mobi Panel
HW Live Panel
Entrambi offrono soluzioni versatili e pratiche per la creazione di giardini verticali di qualsiasi dimensione, sia per interni che per esterni, anche in spazi limitati.
HW Mobi Panel è un sistema per pareti vegetali a cassette, al quale si può ricorrere qualora fosse presente un collegamento alla rete idrica ed elettrica in prossimità della zona della parete, composto da moduli standard con sistema di irrigazione e drenaggio integrato e automatizzato. Può essere installato sia su pareti interne che esterne, sia piane che curve, consentendo il rivestimento di superfici di ogni dimensione.
L’ampio spazio disponibile per l’alloggiamento delle piante, che vengono selezionate in base alle caratteristiche del luogo di destinazione, alla temperatura, all’esposizione, alla luminosità, unito alle caratteristiche del sistema a cassette, consentono la massima libertà progettuale.
HW Mobi Panel, inoltre, può essere dotato di una centralina di fertirrigazione con controllo da remoto che permette una gestione attenta e semplice delle piante.
Per un’installazione semplice e rapida, si può optare per l’HW Live Panel, dotato di un sistema a cassette e disponibile in due versioni:
HW Live Panel: composto da moduli standard preconfezionati, ideale per pareti di qualsiasi dimensione
HW Live Panel Pack: con moduli standard in tre combinazioni, perfetto per installazioni di dimensioni più ridotte
Uno dei vantaggi degli HW Live Panel è che non richiedono collegamenti alla rete idrica o elettrica, né sistemi di drenaggio per l’acqua in eccesso. Ogni modulo, infatti, è posizionato all’interno di un profilo strutturale che funge anche da serbatoio.
Le piante, grazie a questo sistema, e alla presenza di un panno in microfibra, sono in grado di assorbire l’acqua di cui hanno bisogno in modo graduale e capillare. Questo favorisce il loro accrescimento e il loro benessere. Inoltre, in caso di scarsa illuminazione, sono supportate da appositi sistemi di illuminazione.
Conclusioni
Se si intende realizzare uno spazio verde, interno o esterno, nella propria abitazione o ufficio, i giardini verticali rappresentano una soluzione flessibile ed estremamente efficace.
Rivolgendosi a professionisti del settore come HW Style si potrà progettare e costruire un giardino verde verticale che risponde al meglio alle esigenze, godendo così dei molteplici vantaggi, estetici e non, che ne derivano.
Negli ultimi anni si è diffusa una maggiore consapevolezza dell’importanza del verde urbano, essenziale per preservare la biodiversità e proteggere gli ecosistemi naturali, portando un tocco di colore e vitalità nelle nostre città, altrimenti grigie. Una soluzione sempre più adottata consiste nei prati fioriti, autentiche oasi di biodiversità che stanno guadagnando terreno nei parchi, aiuole e aree verdi delle nostre città.
Lontani dai tradizionali prati monocromatici, i prati fioriti incantano con la loro splendida varietà di colori e forme. Sono un richiamo per gli occhi, ma svolgono un ruolo ancora più importante: sono un rifugio per piante e animali che faticano a trovare spazio nelle aree urbane densamente popolate.
Le città, nonostante la loro cementificazione, possono diventare importanti centri di conservazione della flora e della fauna, fornendo habitat e corridoi ecologici per specie che altrimenti rischierebbero di estinguersi.
Cosa sono i prati fioriti
I prati fioriti, noti anche come prati o tappeti di fiori selvatici, sono aree verdi costituite principalmente da piante floreali autoctone che crescono spontaneamente senza interventi intensivi dell’uomo.
A differenza dei tradizionali prati di erba monocromatica e uniforme, i prati fioriti presentano una grande varietà di specie floreali, creando un panorama colorato e affascinante.
Questi prati sono caratterizzati dalla presenza di fiori di diverse forme, dimensioni e colori, che attraggono e forniscono nutrimento a una vasta gamma di insetti impollinatori, come api, farfalle e coleotteri. Oltre alle piante floreali, i prati fioriti possono ospitare anche erbe, graminacee e altre specie vegetali, che contribuiscono a creare un ecosistema equilibrato.
Per ottenere un prato fiorito di successo, è importante selezionare specie di piante adatte al clima e al terreno locali, favorendo la biodiversità e garantendo una fioritura stagionale prolungata.
Prati fioriti e biodiversità nelle città
I prati fioriti urbani giocano un ruolo significativo nella promozione della biodiversità nelle città. Le aree urbane, spesso caratterizzate da un’abbondanza di superfici cementificate, rappresentano un ambiente sfavorevole per molte specie vegetali e animali. Tuttavia, i prati fioriti offrono un habitat vitale e una fonte di cibo per una varietà di organismi, contribuendo così a creare un equilibrio ecologico anche in contesti urbani.
Come accennato, infatti, uno dei principali vantaggi di queste aree floreali è la loro capacità di attirare e sostenere insetti impollinatori, altrimenti limitate nelle città e negli ambienti urbani. Questi insetti sono essenziali per la fecondazione delle piante, in quanto fondamentali per la produzione di semi e contribuiscono alla diversità genetica delle specie vegetali.
Oltre agli impollinatori, i prati fioriti urbani possono ospitare una vasta varietà di altri animali, come uccelli, piccoli mammiferi, rettili, offrendo loro rifugio e un habitat in cui trovare cibo, riparo e spazi per la riproduzione.
In questo modo, i prati fioriti contribuiscono alla preservazione della fauna locale, mantenendo un equilibrio ecologico all’interno delle città.
Inoltre, possono favorire la conservazione delle specie vegetali autoctone. Molte piante indigene, adattate alle condizioni climatiche e al suolo specifici di un’area, possono faticare a sopravvivere in ambienti urbani dominati da specie alloctone o da pratiche di giardinaggio intensive. L’introduzione di prati fioriti con piante autoctone promuove la conservazione di specie locali, contribuendo alla preservazione della biodiversità vegetale.
Infine, i prati fioriti offrono un’opportunità educativa per le persone che vivono in città. Consentono di entrare in contatto diretto con la natura e di sviluppare una maggiore consapevolezza sulla necessità di preservare la biodiversità. Queste aree possono essere utilizzate come strumento di sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità, incoraggiando la partecipazione attiva nella creazione e nella cura di queste oasi di biodiversità.
I prati fiori nella BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano
La BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano, un’incantevole oasi verde situata nel cuore della città, è diventata un esempio di come i prati fioriti possano arricchire l’ambiente urbano e promuovere la biodiversità.
Questo spazio pubblico unico, inaugurato nel 2018, si estende su un’area di oltre 10 ettari e offre un rifugio rigoglioso per piante, animali e visitatori.
Al suo interno sono stati creati vari prati fioriti, che coprono una superficie di 8.885 mq, progettati per ospitare una varietà di specie floreali autoctone, selezionate in base alla loro capacità di adattarsi alle condizioni del suolo e del clima urbano di Milano.
Come indicato sul sito, “le specie dei campi fioriti derivano dalle medesime specie rinvenibili nelle nostre praterie di campagna, in cui le varietà sono state selezionate tra quelle con i maggiori valori estetici: fiore più grande, più colorato, più alto ecc.”.
Questo spazio verde, oltre ad essere un paradiso per la biodiversità, è anche un luogo di incontro e relax per i cittadini milanesi.
Le persone possono passeggiare tra i prati fioriti, godendo della bellezza della natura in un contesto urbano, e trovare un momento di tranquillità lontano dal trambusto della città.
La Biblioteca degli Alberi, con i suoi prati fioriti, diventa un’esperienza sensoriale e educativa, sensibilizzando le persone sull’importanza della biodiversità e della conservazione ambientale.
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