Il landscape design è una disciplina che implica la pianificazione, la progettazione e la gestione di spazi aperti per creare ambienti urbani e rurali, dal punto di vista architettonico e urbanistico.
I progetti di landscape design possono avere molteplici applicazioni e riguardare la realizzazione di:
- parchi pubblici;
- aree verdi urbane;
- giardini;
- siti sportivi;
- complessi residenziali;
- centri commerciali;
- università e campus;
- strutture ospedaliere;
- biblioteche pubbliche.
L’intervento da parte di un progettista specializzato in questo settore può essere previsto sia in opere di riqualificazione di strutture già esistenti sia per la realizzazione di soluzioni ex novo e, in entrambi i casi, il progetto – spesso finanziato da enti e amministrazioni pubbliche – potrebbe essere inserito all’interno di un programma più ampio di recupero ambientale e di protezione della biodiversità del luogo.
Indice dei contenuti
Gli elementi basilari del paesaggio (landscape)
Il paesaggio è composto essenzialmente da 5 elementi principali:
- la morfologia del territorio, ovvero le forme che costituiscono il rilievo del territorio (colline, montagne, pianure, coste, ecc..);
- le strutture artificiali, quindi costruite dall’uomo, divise in strutture verticali e strutture orizzontali;
- la vegetazione;
- l’acqua;
- il clima.
Il landscape design consiste, quindi, nella capacità di progettare e realizzare strutture e spazi in grado di favorire la convivenza di questi elementi in armonia ed equilibrio.
Hardscape Design e Softscape Design
Il landscape design viene solitamente suddiviso in due filoni, definiti dalla natura stessa della struttura progettata e realizzata:
- Hardscape Design
- Softscape Design
1. Hardscape Design
Il termine “hardscape” o “hard landscape” si riferisce a tutti gli elementi inanimati nel paesaggio, duri e immutabili seppur mobili, come un patio in mattoni, un muro di pietra o un pergolato in legno, che rappresentano una parte fondamentale della progettazione del paesaggio, poiché forniscono una struttura e un senso di organizzazione alle aree e alle caratteristiche naturali.
L’hardscape design può includere quasi ogni tipo di struttura funzionale e/o meramente decorativa, come vialetti, recinzioni, panchine, fontane, attrezzature per il fitness all’aperto, giochi per bambini, e così via.
2. Softscape Design
In contrapposizione ai componenti “hard” del paesaggio troviamo quelli “soft”, termine con il quale si fa riferimento a tutti gli elementi orticoli animati (viventi) della progettazione del paesaggio, quindi alla vegetazione (piante, alberi, fiori, arbusti, tappeti d’erba).
Ne consegue che il softscape design riguarda la progettazione e realizzazione di spazi verdi, giardini, corridoi verdi, che richiede comunque il contributo della componente “dura”, pensiamo per esempio a una recinzione per circoscrivere una aiuola o a un prato fiorito.
A differenza dell’hardscape design, però, il softscape è molto più soggetto e dipendente dal trascorrere del tempo, dal clima e dalle condizioni metereologiche, rendendo necessaria una manutenzione molto più frequente e dispendiosa in termini di effort professionale.
I principi del landscape design
Trattandosi di una disciplina complessa, che unisce competenze architettoniche, urbanistiche, botaniche e geologiche, il landscape design segue dei principi basilari ai quali il professionista deve attenersi per realizzare un progetto sostenibile.
Secondo la Michigan State University, i principi del landscape design sono i seguenti:
- equilibrio: l’essere umano si trova maggiormente a proprio agio in presenza di un equilibrio visibile. Nel caso del landscape design, l’equilibrio può essere simmetrico o asimmetrico, a seconda del modo in cui vengono progettati i vari spazi in relazione agli altri;
- focalizzazione: il punto focale di un luogo è quello in cui l’occhio dello spettatore viene attratto per la prima volta. In ambito paesaggistico, il punto focale può essere rappresentato da una particolare specie vegetale, da una struttura “hard”, da un colore più vivace, e così via;
- semplicità: mantenere i paesaggi semplici e ordinari è sempre una buona pratica;
- ritmo e linea: la ripetizione a intervalli regolari di elementi nel paesaggio ne definisce il ritmo, mentre le linee conferiscono allo spazio una struttura, delineando gli ambienti e creando un’armonia geometrica, che si riflette sullo stato d’animo di chi frequenta quel luogo;
- proporzione: le relazioni tra gli elementi presenti in un paesaggio sono importantissime, ed è essenziale rispettare le proporzioni nelle componenti “hard” e in quelle “soft”;
- unità: il principio in questo caso è molto semplice da comprendere: se i vari elementi introdotti nel paesaggio sono in armonia tra loro e contribuiscono, insieme, a creare un landscape funzionale ed esteticamente gradevole, allora si può parlare di unità del progetto e dello spazio realizzato.
Per approfondire l’argomento, si consiglia anche la lettura di questo paper redatto dal team dell’Università della Florida, intitolato “Basic Principles of Landscape Design”, nel quale si illustrano le caratteristiche degli elementi basilari del landscape design, come linee, forma, trama, colore.
Il landscape designer deve attenersi a questi principi e perseguire gli obiettivi indicati al fine di progettare e realizzare un paesaggio a misura d’uomo, che risponda esattamente alle esigenze manifestate dal committente e consideri tutti gli aspetti del territorio per garantire un’estetica gradevole, funzionale ed ecologica.