da Redazione | Giu 23, 2022 | Ambiente
Nel corso dei decenni le città sono aumentate, diventando sempre più centrali ed ospitando una quantità crescente di abitanti, con la conseguente riduzione degli spazi di verde urbano disponibili ed i danni che questo produce, non solo da un punto di vista estetico e urbanistico, ma soprattutto in termini di benessere.
Le proiezioni eseguite dall’ONU stimano un aumento delle persone che vivono in centri urbani pari a 2.5 miliardi, passando dagli attuali 4.2 ai 6.7 nel 2050.
Secondo quanto riportato dalla Commissione Europea, negli ultimi 25 anni le città a livello globale sono cresciute di un’area pari a quella dell’Irlanda, riducendo in modo consistente gli spazi verdi a disposizione della popolazione.
Stando ai dati citati dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’ambiente, ogni cittadino europeo ha a disposizione circa 18,2 m² di spazio verde urbano, e l’Italia purtroppo performa peggio rispetto agli altri Paesi, continuando a “coprire con cemento, asfalto o altri materiali artificiali il suo territorio”.
Negli ultimi anni qualcosa sta cambiando, e l’attenzione sia dei privati sia delle amministrazioni locali si sta spostando sempre più nella conservazione del suolo, nella protezione degli ecosistemi e nell’aumento degli spazi verdi nelle città.
Numerosi studi hanno infatti dimostrato come l’aumento di verde urbano e di “polmoni verdi” nelle città comporta numerosi benefici sulla popolazione cittadina.
Analizziamo quali sono gli effetti positivi e i vantaggi derivanti dall’aumento del verde urbano nelle nostre città.
L’importanza di beni e servizi ecosistemici
Gli ecosistemi sono fondamentali per la vita e l’attività umana nel loro complesso, perché garantiscono una serie di beni e servizi essenziali che vedremo più avanti.
Nel corso del tempo le attività antropiche hanno minato gli ecosistemi e la biodiversità dei luoghi, un disastro del quale già oggi paghiamo le conseguenze, ma che si prospettano ancora peggiori nei prossimi 20-30 anni.
Come si legge in un opuscolo della Commissione Europea, pubblicato nel 2019 ma contenente proiezioni al 2030 e al 2050:
- l’11% delle aree naturali presenti sulla Terra nel 2000 potrebbe andare perso entro il 2050;
- circa il 40% dei terreni agricoli esistenti rischia di essere trasformato in terreni destinati all’agricoltura intensiva;
- il 60% della barriera corallina potrebbe scomparire entro il 2030;
- in Europa, l’80% degli habitat protetti è a rischio;
- l’attività umana ha moltiplicato l’estinzione delle specie di 50-1.000 volte negli ultimi 100 anni.
Per arrestare questo declino causato dall’uomo, è necessario favorire la disponibilità dei cosiddetti beni e servizi ecosistemici, che comprendono:
- il cibo (carne, pesce, verdure, ecc.);
- l’acqua;
- i carburanti e il legname;
- l’approvvigionamento idrico;
- la purificazione dell’aria;
- il riciclo naturale dei rifiuti;
- la formazione del suolo;
- l’impollinazione;
- i meccanismi regolatori di cui la natura si avvale per controllare le condizioni climatiche e le popolazioni di animali, insetti e altri organismi.
Oltre a valorizzare l’estetica di un luogo, il verde urbano contribuisce a migliorare la qualità dell’aria, a formare e rigenerare il suolo, e a favorire la presenza di piante e animali.
I vantaggi e i benefici del verde urbano
Uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet nel 2019 sottolinea i benefici prodotti dalla presenza di aree verdi urbane sulla salute dei cittadini, sottolineando come l’introduzione di spazi verdi sia associata ad un miglioramento della salute della popolazione.
Secondo i dati raccolti durante la ricerca, gli spazi verdi producono i seguenti effetti positivi:
- aumentano l’attività fisica;
- migliorano lo stato psico-fisico;
- riducono lo stress;
- migliorano la salute mentale;
- favoriscono un aumento del capitale sociale e dei servizi ecosistemici a cui abbiamo fatto riferimento prima;
- migliorano la qualità dell’aria;
- riducono il rumore del traffico;
- riducono gli effetti delle isole di calore;
- aumentano la biodiversità;
- favoriscono un miglioramento del funzionamento del sistema immunitario e del metabolismo;
- migliorano le condizioni di salute delle donne in gravidanza;
- riducono il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari;
- riducono il rischio di mortalità prematura.
A tutti questi benefici vanno inoltre aggiunti gli effetti positivi di tipo sociale prodotti dalla presenza di verde urbano nelle nostre città. Infatti, avere a disposizione uno spazio pubblico nel quale trascorrere del tempo di qualità favorisce il gioco, l’interazione sociale, la creatività, le attività economiche e l’intrattenimento, che sono fondamentali in una città.
Come già anticipato, il verde urbano è in grado di rendere le città più vive e armoniose, oltre che di migliorarle esteticamente, non a caso la richiesta sempre maggiore di giardini verticali esterni sulle facciate e sulle pareti perimetrali dell’edificio rappresenta una testimonianza su quanto questi elementi siano un reale valore aggiunto.
da Redazione | Giu 17, 2022 | Sostenibilità
Nominata per la prima volta dal giornalista Kevin Roose sulle pagine del New York Times, la YOLO Economy è un nuovo approccio al lavoro che coinvolge principalmente i millennials, ovvero i nati tra il 1981 e il 1996.
Stanchi di un lavoro ripetitivo, meccanico, finalizzato alla sola produzione di un valore economico, svolto spesso in uffici poco accoglienti, questa fetta di popolazione ha iniziato a manifestare il desiderio di cambiare, di rivoluzionare la propria vita professionale.
La pandemia ha favorito e nutrito questo sentimento e il conseguente desiderio di cambiamento, soprattutto nei lavoratori che hanno trascorso lunghi periodi ad operare da remoto, in smart working, riscoprendo valori e hobby che i ritmi frenetici a cui erano abituati avevano contribuito a porre in secondo piano.
Il desiderio di esercitare una professione per la quale si ha passione che caratterizza la YOLO Economy sta avendo, e continuerà ad avere, degli effetti concreti anche sul modo in cui vengono progettati e realizzati i luoghi di lavoro, evidenziando la necessità di creare degli spazi nei quali sia piacevole trascorrere del tempo, investendo sul verde e sulle piante da interno.
Vediamo cos’è la YOLO Economy, quali sono gli elementi su cui si basa e in che modo questo trend rivoluzionerà i luoghi di lavoro.
Cos’è la YOLO Economy
Nell’aprile del 2021 il giornalista Kevin Roose ha pubblicato un articolo sul New York Times dal titolo “After Lockdown, A YOLO Economy” – riproposto poi online con il titolo “Welcome to the YOLO Economy” – in cui racconta, attraverso diverse testimonianze, la nascita di un nuovo trend tra i millennial che ha sintetizzato con la sigla YOLO, acronimo di You Only Live Once, che corrisponde all’italiano “si vive una volta sola”.
Alla base della YOLO Economy ci sono le persone, che investono su loro stesse con un obiettivo molto chiaro: fare un lavoro capace di migliorare la qualità della loro vita, da svolgere in luoghi tali da favorire questo processo virtuoso.
Il lavoro ibrido e la rivoluzione degli uffici
Dopo mesi trascorsi in smart working, durante i quali ci si è resi conto che non è necessario recarsi in ufficio per essere produttivi, il rientro in presenza non può seguire le classiche modalità pre-pandemiche.
Il cambiamento desiderato non consiste nel lavorare in modo esclusivo da casa o da remoto, anzi; i lavoratori desiderano fare nuove esperienze, incontrare persone, scoprire dinamiche differenti, a patto che si possa operare in ambienti accoglienti e stimolanti.
Di conseguenza, in tempi recenti è emersa in modo prorompente la necessità di riprogettare gli spazi fisici per adattarsi al nuovo che avanza, realizzando luoghi di lavoro capaci di favorire il benessere dei lavoratori.
Come cambia il luogo di lavoro
L’idea di ufficio alla quale siamo abituati è destinata a scomparire, per lasciare il posto ad uno spazio accogliente e gradevole, puntando su soluzioni differenti, anche perché è ormai ampiamente dimostrato che lavorare in un ambiente piacevole e stimolante aumenta la produttività, ma soprattutto migliora l’umore delle persone.
Quindi, in che modo le aziende possono rivoluzionare i luoghi di lavoro per offrire ai lavoratori spazi più adeguati? Ecco alcuni fattori sui quali puntare:
- grazie allo smart working e ad altre forme di lavoro flessibile, la necessità di dotarsi di spazi molto ampi, con postazioni fisse e uffici modulari si è ridotta. Per questo, le aziende dovranno puntare su soluzioni ibride, che possono essere facilmente convertite in sale riunione, in spazi condivisi o, all’occorrenza, in uffici privati;
- sempre grazie al lavoro da remoto, le aziende potrebbero spostare gli uffici dai centri cittadini, molto caotici e stressanti, a zone più periferiche, magari immerse nel verde;
- gli uffici devono diventare spazi vivi e vitali. Un design più ricercato, colori più vivaci, e ambienti da destinare alla socialità, come la caffetteria, la mensa, la sala relax, possono migliorare l’umore dei dipendenti e, con esso, la produttività.
Infine, non va affatto sottovalutato il ruolo che ricoprono le piante da interno nella creazione di uno spazio di lavoro condiviso più stimolante.
Il ruolo del verde da interno
Come illustrato nell’articolo “I vantaggi di una parete verde verticale in ufficio”, la presenza di piante da interno negli spazi di lavoro può fare davvero la differenza.
Oltre a modificare la resa estetica degli uffici, offrendo ai lavoratori un ambiente più accogliente e ricco di energia positiva, l’inserimento di elementi vegetali contribuisce anche a migliorare la qualità dell’aria.
La questione dell’inquinamento indoor – ovvero la presenza negli ambienti al chiuso di sostanze potenzialmente pericolose per la salute dei lavoratori – non è affatto secondaria rispetto al tema trattato, e può essere affrontata già a partire dalla creazione di pareti verdi verticali e all’introduzione negli uffici di piante da interni adatte allo scopo.
Trascorrendo molte ore in ufficio i lavoratori sono esposti a numerose tossine, che le pareti verdi verticali e più in generale le piante da interno aiutano ad assorbire, rilasciando ossigeno e migliorando la qualità dell’aria indoor.
Gli effetti benefici di questo processo si traducono nella riduzione di problemi di salute come l’irritazione agli occhi, mal di gola, senso di affaticamento e un generale malessere dei lavoratori.
Per approfondire, invitiamo a consultare la nostra guida alla scelta delle piante da interno più adatte alle proprie esigenze, oppure a contattarci per progettare insieme degli spazi verdi da realizzare in ufficio e offrire, in questo modo, un’esperienza migliore ai membri dell’azienda.
da Redazione | Giu 1, 2022 | Green Design
In un precedente articolo pubblicato sul nostro blog abbiamo spiegato come realizzare un giardino verticale per gli esterni, elencando anche i vantaggi che questo comporta, ma anche avere una parete verde verticale in ufficio può essere un’ottima soluzione .
In effetti, una parete verde verticale può essere realizzata anche negli spazi interni, con effetti molto positivi non solo sulla qualità dell’aria e sull’ambiente abitato, ma anche dal punto di vista del design e di branding.
Un’azienda che investe risorse nella realizzazione di un giardino verticale comunica a clienti e fornitori un determinato mindset, in un periodo storico in cui il tema ambientale è centrale anche e soprattutto nel business. Un approccio ecosostenibile è sempre un valore aggiunto.
Una parete verde aiuta a purificare l’aria, a ridurre i costi energetici e a fungere da filtro acustico naturale, riducendo i livelli di rumore negli spazi affollati. Inoltre, è ampiamente dimostrato che gli impiegati sono più felici e produttivi se viene loro offerta la possibilità di lavorare in un ambiente vivo, colorato, stimolante.
Vediamo insieme quali sono i principali vantaggi di una parete verde verticale in ufficio.
1. Migliora l’estetica degli uffici
Una parete verde verticale contribuisce sensibilmente a migliorare l’estetica degli uffici, trasformandoli da anonimi spazi grigi e monotoni ad ambienti colorati, vivi, dinamici, dall’impatto visivo davvero gradevole.
Realizzando un giardino verticale interno negli spazi dell’ufficio si può raggiungere il tanto desiderato “effetto wow”, che lascia stupiti gli avventori e i potenziali clienti, con conseguenti benefici in termini commerciali e di conversione.
Non è un caso che questo trend stia ormai prendendo piede ovunque nel mondo, diffondendosi non solo in settori come l’hospitality e la ristorazione, ma anche nelle PMI, negli studi professionali, nelle agenzie creative.
2. Migliora la qualità dell’aria
Le pareti verdi sono a tutti gli effetti dei filtri dell’aria naturali, favorendo la creazione di un ambiente di lavoro più pulito.
Questo contribuisce ad un aumento del benessere aziendale dei lavoratori, incrementando di conseguenza la produttività.
Spesso non si presta la dovuta attenzione a questo aspetto, ma trascorrendo molte ore della giornata all’interno degli uffici, gli impiegati vengono esposti a diverse tossine presenti nell’aria, come la formaldeide, il monossido di carbonio, i cosiddetti Composti Organici Volatili o COV, e così via.
Le pareti verdi verticali metabolizzano queste tossine rilasciando ossigeno nell’aria, esattamente come accade con le piante d’appartamento ma su scala molto più ampia.
Così facendo, aiutano a diminuire occhi irritati, mal di gola, senso di affaticamento e un generale malessere dei dipendenti.
3. Riducono i costi energetici
Le pareti verdi interne consentono di regolare la temperatura degli ambienti, così come quelle esterne, che riescono a ridurre la temperatura delle pareti anche di 10°.
In particolare, contribuiscono a raffreddare l’aria nei mesi estivi più caldi attraverso un processo noto come evapotraspirazione (per approfondire questo tema, consigliamo la lettura di questo contenuto prodotto da ISPRA).
Questa termoregolazione naturale genera un notevole risparmio energetico e un abbattimento consistente dei costi di condizionamento dell’aria in estate, mentre in inverno si gode dell’isolamento termico aggiuntivo che le pareti verdi producono.
4. Riducono il rumore
Oltre a favorire un maggiore e più efficace isolamento termico degli edifici e degli ambienti interni, le pareti verdi verticali in ufficio consentono anche una notevole riduzione del rumore.
Grazie al loro potere fonoassorbente, la vegetazione blocca naturalmente i suoni ad alta frequenza, mentre le strutture di supporto possono aiutare a ridurre il rumore a bassa frequenza.
Le pareti verdi verticali fungono da isolamento aggiuntivo creando uno strato d’aria che si frappone tra le piante e il muro, riducendo anche i livelli di rumore riflettendo, rifrangendo e assorbendo l’energia acustica.
5. Aumenta il tempo di permanenza dei clienti
Non sono solo i dipendenti delle aziende a godere dei benefici derivanti dalla presenza di una o più pareti verdi verticali in ufficio, in azienda o presso la struttura commerciale, ma anche i clienti.
Infatti, visitare un ufficio, un negozio, un hotel o un ristorante in cui è presente un giardino verticale vivo e colorato aumenta il tempo di permanenza degli astanti e degli avventori e, dove possibile, stimola la loro predisposizione ad effettuare degli acquisti.
6. Aumenta il valore del brand
Lo abbiamo accennato nell’introduzione, investire nella realizzazione di una parete verde verticale in ufficio, negli interni o all’esterno dell’edificio, aumenta il valore e la percezione del brand.
Avere una voce chiara in merito al tema del benessere aziendale, così come conseguire una certificazione ambientale, valorizza la responsabilità sociale dell’impresa, attirando talenti, clienti, fornitori e stakeholder.
Conclusioni
Come visto, realizzare una parete verde verticale in ufficio può davvero cambiare la qualità della vita di una impresa e dei suoi dipendenti, con ricadute positive che vanno dal benessere psico-fisico al design d’interni.
Noi di HW Style siamo specializzati nella creazione e manutenzione di giardini verticali interni ed esterni e spazi verdi.
Invitiamo a consultare il nostro sito web per scoprire tutte le soluzioni proposte.
da Redazione | Mag 24, 2022 | Green Design
La presenza di piante da interno in un ambiente chiuso conferisce un aspetto più vivo, accogliente, caldo, dinamico, a patto che le si mantenga sempre in buona salute, rigogliose e vitali.
Se non si è esperti in materia, però, si corre il rischio di scegliere delle piante solo per l’estetica, senza considerare la capacità o meno di quella specifica specie di adattarsi in modo adeguato ad un ambiente indoor, e resistere nel tempo.
Sì, perché le piante sono belle fintanto che resistono, quindi è opportuno fare delle scelte oculate quando si è alla ricerca di piante belle da interno.
Vediamo insieme quali piante belle da interno scegliere, come sceglierle e perché.
Piante belle da interno: la posizione in casa
Il primo aspetto da considerare, che precede la scelta della pianta, è il punto della casa in cui si intende posizionarla, perché alcune specie necessitano di più luce, altre di meno luce, altre ancora, invece, possono adattarsi molto bene in un ambiente ombreggiato.
Le tre posizioni da tenere in considerazione per l’introduzione di piante belle da interno sono:
- luce scarsa;
- luce media;
- luce intensa o abbondante.
Ogni posizione è più o meno adatta ad ospitare delle piante, ma quali? Vediamole insieme.
1. Piante belle da interno: luce scarsa
In ogni casa esistono dei punti meno esposti al sole, che potremmo istintivamente escludere quando valutiamo dove posizionare una pianta da interno, commettendo però un errore.
Sì, perché questo atteggiamento andrebbe a creare degli spazi della casa magari ricchi di piante e fiori, e altri completamente spogli.
Alcune piante, infatti, vanno posizionate proprio in quei punti più ombreggiati, perché soffrono la luce diretta del sole
Quali?
Ti riportiamo di seguito un elenco delle 10 migliori piante belle da interno da posizionare in zone della casa all’ombra.
- Dracaena fragrans Cintho, in Italia chiamata comunemente Tronchetto della Felicità;
- Howea forsteriana, nota come Kentia;
- Zamioculcas;
- Monstera deliciosa;
- Strelitzia nicolai, nota come Uccello Bianco del Paradiso;
- Ficus elastica o Robusta;
- Aglaonema Freedman;
- Cordyline ‘Glauca’;
- Dracaena Janet Craig;
- Sansevieria trifasciata “Black Tiger”.
Si tratta di un piccolo elenco, sicuramente limitato, ma che ci serve per fornire una panoramica generale sul tipo di pianta da interno posizionare in un punto all’ombra in casa.
2. Piante belle da interno: luce media
Abbiamo visto quali sono le piante più belle e resistenti da posizionare nei punti della casa meno esposti alla luce diretta.
Vediamo, ora, le 10 migliori piante belle da interno da disporre in un punto parzialmente assolato, quindi con un po’ di luce diretta del sole ma che non impatta in modo eccessivo. Prima di procedere, però, dobbiamo fare una premessa: alcune piante elencate prima sono idonee anche a questo contesto.
- Ficus microcarpa Ginseng, un bonsai di piccole dimensioni;
- Pianta di Croton “Petra”;
- Ficus elastica “Tineke”;
- Ficus Elastica Belize;
- Sansevieria Kirkii;
- Dracaena Surculosa;
- Phyllostachys Bissetii o Bambu’ Bissetii;
- Schefflera Arboricola;
- Sansevieria trifasciata “Laurentii”;
- Euphorbia Eritrea.
Ogni famiglia di pianta presenta differenti specie, alcune esteticamente più gradevoli, altre meno. Il gusto personale, in questo caso, fa la differenza.
3. Piante belle da interno: luogo soleggiato
Dopo aver elencato le specie di piante più adatte ad essere disposte in punti poco soleggiati o totalmente all’ombra, vediamo ora quali posizionare accanto alle finestre e alle vetrate di casa, esposte al sole diretto.
- Aloe vera;
- Euphorbia Eritrea;
- Croton Petra;
- Euphorbia Tirucalli;
- Echeveria;
- Aralia (Polyscias) “Fabian” Branched;
- Chamaedorea elegans o Palma della Fortuna;
- Clusia rosea;
- Opuntia indica, più noto come Fico d’India;
- Yucca elephantipes.
L’esposizione alla luce rende necessaria un’attenzione forse maggiore per queste piante rispetto alle altre precedentemente elencate, che però hanno comunque bisogno di cure.
Quando si sceglie una pianta, qualunque essa sia, dobbiamo sempre ricordare che si tratta di un essere vivente che necessita di acqua e nutrimenti.
Noi di HW Style consigliamo di optare per la tecnica della idrocoltura, che consiste nel coltivare la pianta sostituendo il terriccio con degli aggregati di argilla.
La scelta del vaso
Anche le piante belle da interno più aggraziate e resistenti al mondo possono apparire “brutte” se inserite all’interno di un vaso standard.
Quindi, dopo aver selezionato le piante, magari in collaborazione con un team di professionisti come quello di HW Style, è opportuno prestare la giusta attenzione anche al vaso, per due motivi principalmente:
- migliorare la resa estetica della pianta;
- adattarsi al resto dell’arredamento e degli elementi di design presenti in casa.
Scegliere con cura un vaso di buona fattura e dal design ricercato può davvero trasformare una pianta in un elemento di design.
Perché scegliere piante da interno
Prendersi cura delle piante è spesso complesso, richiede tempo e dedizione, ma con un pizzico di organizzazione si possono ottimizzare i tempi e riuscire a tenerle in vita e in buona salute.
Si consiglia, con particolare riguardo durante i periodi di ferie e di chiusura degli uffici, di affidare il compito ad una ditta specializzata per la manutenzione del verde domestico, a maggior ragione se si è optato anche per un giardino verticale da esterni.
Detto questo, a prescindere da chi si occuperà della cura delle piante, averle in casa porta con sé diversi vantaggi e benefici per l’umore e la salute, come riportato in questo articolo pubblicato sull’autorevole healthline.com, in cui si elencano sette vantaggi supportati dalla scienza delle piante da interno:
- le piante da interno possono aiutare a ridurre i livelli di stress;
- le piante vere possono affinare i livelli di attenzione;
- prendersi cura delle piante può essere terapeutico, soprattutto nei soggetti che soffrono di ansia e depressione;
- le piante possono aiutare a riprendersi più velocemente da una malattia;
- le piante possono aumentare la produttività;
- le piante possono migliorare la nostra percezione del luogo lavoro;
- le piante possono migliorare la qualità dell’aria interna.
Insomma, non ci sono più dubbi: le piante da interno sono belle da vedere, migliorano il design della casa, e favoriscono il buon umore e la salute.
Ottime ragione per sceglierle con cura, affidandosi a professionisti come noi.
da Redazione | Mag 16, 2022 | Green Design
La cultura del giardino verticale per gli esterni ha iniziato a diffondersi anche nel nostro Paese in modo più cospicuo solo da qualche anno a questa parte, anche grazie a opere divenute famose come il Bosco Verticale, realizzato da Stefano Boeri presso il Centro direzionale di Milano, ai margini del quartiere Isola, e della cui manutenzione ci occupiamo noi di HW Style.
In effetti, in genere siamo portati a immaginare un giardino come uno spazio più o meno ampio, adiacente all’abitazione o all’edificio principale, al cui interno passeggiare, coltivare l’orto o trascorrere del tempo in totale relax, ma sempre caratterizzato da un suo sviluppo orizzontale.
Il giardino verticale, invece, supera questo limite spaziale sfruttando le pareti in senso longitudinale, quindi dal basso verso l’alto, disponendo piante in apposite strutture, con una serie di vantaggi che andremo ad elencare più avanti nel corso dell’articolo.
Ma cos’è e come si realizza un giardino verticale per gli esterni? Scopriamolo insieme.
Cos’è un giardino verticale
Come suggerisce il termine, un giardino verticale è una struttura posizionata lungo le pareti di un edificio da ricoprire di vegetazione.
Le strutture che ospitano le piante in senso verticale sono in genere agganciate alle pareti dell’edificio, ma potrebbero anche essere indipendenti, quindi autoportanti. In caso di giardino verticale per esterni, ci riferiamo alla facciata dell’immobile.
Le dimensioni di un giardino verticale possono variare, occupando solo una piccola porzione della parete o coprendola per intero.
I giardini verticali si dividono in due categorie principali:
- green facades, in italiano “facciate verdi” o, più correttamente, “pareti verdi”: si sviluppano sulle pareti o su strutture di supporto, impiegando piante rampicanti lasciando le radici nel terreno con un sistema di tiro che cresce verso l’alto lungo l’edificio;
- living walls, ovvero “pareti vive”: si installano dei contenitori (simili a dei vasi) e dei sistemi di irrigazione, all’interno di pannelli modulari, disposti sulle pareti in senso verticale.
Questa seconda opzione è più elaborata, e richiede anche una maggiore competenza per la manutenzione ordinaria e straordinaria, in genere affidata a ditte specializzate come HW Style, che offre tra i suoi molteplici servizi proprio la progettazione, realizzazione e manutenzione di pareti vegetali esterne.
Come si realizza un giardino verticale per esterni
Per realizzare un giardino verticale per gli esterni si segue un processo costituito da più step, che possiamo riassumere in questo modo:
- scegliere una parete da ricoprire, parzialmente o integralmente, con un giardino verticale. In teoria ogni parete è adatta ad ospitare una struttura dedicata, ma la scelta potrebbe cadere su un muro più esposto alla luce o esteticamente meno gradevole, che potrebbe giovare della presenza di vegetazione a ricoprire la superficie;
- realizzare la struttura di supporto, che varia in base al tipo di giardino che si intende realizzare. Noi di HW Style utilizziamo due sistemi:
- con sistema a cassette HW Mobi Panel, HW Live Panel e HW Live PanelPack;
- con telo geocomposito: HW Flex System;
- impostare il sistema di irrigazione: per mantenere le piante rigogliose su un giardino verticale, è necessario un sistema di irrigazione, ma si può procedere anche manualmente senza grosse difficoltà, come nel caso dei nostri sistemi HW LivePanel e HW PanelPack;
- scegliere le piante, tenendo conto non solo della resa estetica ma anche del clima del luogo in cui si realizza il giardino verticale, dell’esposizione alla luce naturale, del grado di umidità, dei livelli di pioggia.
La realizzazione di un giardino verticale per gli esterni deve quindi tenere conto di molteplici fattori, per questo si raccomanda di rivolgersi a esperti del settore.
Quali sono i benefici di un giardino verticale per esterni
Come accennato, oltre ad essere esteticamente molto gradevoli, i giardini verticali per esterni presentano numerosi vantaggi e benefici sia all’edificio sia all’ambiente circostante.
Vediamo quali sono i principali benefici:
- vivere in una città piena di giardini verticali può migliorare l’umore degli abitanti non solo dei singoli edifici, ma anche dei cittadini del quartiere o dei passanti in generale;
- l’estetica urbana aumenta e migliora grazie ai giardini verticali esterni;
- secondo alcuni studi, i giardini verticali potrebbero avere un impatto sulla riduzione della frequenza cardiaca, dello stress, e dei mal di testa;
- la presenza di un giardino verticale esterno contribuisce a ridurre il livello di umidità e il rumore nell’edificio;
- la diffusione di questa pratica potrebbe favorire la creazione di nuovi posti di lavoro e nuove opportunità commerciali;
- i giardini verticali contribuiscono alla riduzione del calore urbano e al miglioramento della qualità dell’aria, attraverso l’assorbimento da parte delle piante di sostanze come CO₂, NO₂, SO₂, composti organici volatili (COV) e CO;
- miglioramento del risparmio energetico: limitando la trasmissione del calore e riducendo la temperatura superficiale, un giardino verticale esterno rende le case più fresche in estate e calde in inverno;
- aumento della biodiversità, fornendo spazio per la fauna selvatica e creando spazio per le pratiche agricole urbane, come gli orti urbani.
È importante sottolineare questi vantaggi concreti derivanti dalla realizzazione di un giardino verticale per gli esterni, per far capire che non si tratta solo di un mero vezzo estetico, ma di un elemento che può migliorare sensibilmente la qualità della vita in città.