Parco urbano SeiMilano: il nuovo polmone verde della città

Parco urbano SeiMilano: il nuovo polmone verde della città

Fin dalla sua concezione, il Parco SeiMilano è stato progettato con l’obiettivo di valorizzare il territorio urbano, promuovendo l’integrazione della comunità locale attraverso varie attività all’aperto. 

Il Parco SeiMilano emerge come un punto di riferimento innovativo per la città, un’oasi verde che non solo migliorerà il paesaggio urbano, ma anche la qualità della vita della comunità circostante.

Il primo lotto, inaugurato di recente, offre 2.000 mq di aree giochi accessibili anche ai bambini con disabilità, oltre a un’ampia area cani di 3.000 mq.

Una volta completato, entro la primavera del 2024, il Parco sarà accessibile al pubblico sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro, senza recinzioni, diventando un punto di ritrovo centrale per la comunità. 

Oltre alle aree verdi, il progetto prevede 15.000 mq destinati alle attività sportive, un asilo nido, una scuola per l’infanzia e un Centro di Aggregazione Multifunzionale (CAM) che servirà sia alle esigenze sociali del Comune che a funzioni collettive.

Un design ispirato alla natura lombarda

L’architetto Michel Desvigne ha disegnato il Parco SeiMilano ispirandosi alla rete agricola della pianura Padana, integrando una trama geometrica che richiama il paesaggio rurale

Con oltre 4.100 arbusti, 116.000 mq di tappeti erbosi e 2.300 alberi ad alto fusto, il parco ospita una vasta gamma di specie, selezionate per adattarsi all’ambiente urbano e resistere alle principali patologie tipiche della Lombardia.

Il ruolo di HW Style nella realizzazione del Parco SeiMilano

Per raccontare al meglio il ruolo di HW Style nella realizzazione del Parco SeiMilano, lasciamo la parola a Rocco Coviello, Giuseppe Caccamo e Gian Luca Sala e a tutto il team che ha contribuito alla realizzazione del progetto.

Come è iniziata la collaborazione per la realizzazione del Parco SeiMilano?

La partnership con Borio Mangiarotti per il progetto del Parco SeiMilano ha avuto origine attraverso la partecipazione e l’aggiudicazione di HW Style a una gara pubblica, indetta per selezionare l’impresa esecutrice delle opere a verde. 

L’essersi aggiudicati la gara sottolinea le competenze di HW Style nel Settore del Landscaping in qualità di General Contractor, posizionandola come scelta ideale per guidare la realizzazione di un progetto così importante e significativo come il Parco SeiMilano.

La collaborazione ha quindi preso forma con l’obiettivo di trasformare l’idea di un parco urbano in una realtà concreta, destinata ad arricchire la vita della città e a offrire un’esperienza unica a residenti e visitatori.

In che modo HW Style ha contribuito alla realizzazione di SeiMilano?

Il contributo di HW Style alla realizzazione del Parco SeiMilano è estremamente completo e articolato. Oltre alle opere a verde l’azienda ha assunto un ruolo chiave anche nella gestione di tutte le attività edili connesse al progetto

Questo include la realizzazione della vasca di laminazione, un elemento fondamentale per la raccolta e la gestione delle acque, garantendo così una progettazione sostenibile e attenta all’ambiente.

In aggiunta, HW Style ha guidato la realizzazione di strutture significative come la passerella sul fiume Olona, che non solo ha una funzione pratica di connessione all’interno del parco, ma sottolinea anche l’impegno per offrire soluzioni esteticamente gradevoli e funzionali. L’attenzione ai dettagli è stata evidente anche nella fase di piantumazione degli alberi, dove la scelta delle specie e la disposizione sono state curate con grande sensibilità ecologica e paesaggistica.

Da non trascurare sono anche i viali in calcestre, un elemento architettonico che contribuisce a definire lo stile unico del Parco SeiMilano. HW Style con il suo operato intende assicurare che ogni aspetto del progetto venga eseguito con precisione e attenzione al contesto circostante, garantendo così un risultato finale di grande valore estetico e funzionale per la comunità.

Quali sono gli elementi distintivi del parco SeiMilano?

 Il Parco SeiMilano si distingue per una serie di caratteristiche uniche e una progettazione che mira a soddisfare le molteplici esigenze della comunità. La grandezza del parco rappresenta di per sé un elemento distintivo, offrendo uno spazio vasto e variegato che consente a chiunque lo visiti di godere di una vasta gamma di attività e di entrare in contatto con la natura in modi diversi.

Tra le varie aree tematiche presenti, l’agricoltura urbana, con i suoi frutteti, riflette l’impegno del parco nella promozione di pratiche sostenibili e nella connessione della comunità con la produzione alimentare locale. L’orto urbano e il giardino pedagogico offrono invece opportunità educative, promuovendo la consapevolezza ambientale e la conoscenza delle coltivazioni.

L’inclusione di un’area dedicata agli amici a quattro zampe, l’area fitness attrezzata e lo spazio per eventi all’aperto evidenziano l’attenzione alle diverse esigenze della comunità, creando un luogo che va incontro a tutte le età e interessi. I percorsi ciclopedonali, inoltre, favoriscono uno stile di vita attivo e sostenibile.

Particolarmente significativa è la scelta di selezionare piante autoctone a bassa manutenzione e bassa richiesta idrica, contribuendo così a preservare l’ecosistema locale e a mitigare l’impatto ambientale. La varietà di alberi presenti dalle querce ai ciliegi, dai tigli ai noci, contribuisce a creare un’atmosfera ricca e diversificata. La presenza di una fascia boschiva, viali alberati, siepi e ampi prati conferisce al verde del Parco SeiMilano una bellezza naturale e un’armonia che lo rendono un’oasi di tranquillità in mezzo alla città.

Inoltre, la scelta di integrare siepi di arbusti sottolinea l’attenzione ai dettagli paesaggistici, contribuendo a creare un ambiente esteticamente piacevole e accogliente

Quali sono gli interventi specifici eseguiti?

Uno degli interventi di rilievo nel contesto della realizzazione del Parco SeiMilano è senza dubbio il lavoro mirato alla gestione delle acque, una componente cruciale per prevenire e controllare fenomeni quali ondate di piena, allagamenti ed esondazioni che, purtroppo, sono sempre più difficili da gestire in ambienti urbani contemporanei.

Le vasche di laminazione, tra gli elementi chiave di questo progetto, non sono soltanto dei bacini di raccolta delle acque piovane, ma rappresentano una soluzione ingegnosa per prevenire la dispersione dell’acqua nel terreno circostante. L’acqua viene convogliata in queste vasche attraverso un sistema di canali accuratamente progettato, e l’utilizzo di sensori avanzati consente il monitoraggio costante e la gestione dei livelli idrici. Questo approccio tecnologico assicura un controllo preciso della quantità d’acqua immagazzinata, garantendo la massima efficienza nell’uso delle risorse idriche.

Particolarmente rilevante è l’implementazione di un sensore di rilevazione del livello di piena per la gestione delle acque bianche del parco. Questo sensore svolge un ruolo fondamentale nel garantire una corretta immissione delle acque nel corso d’acqua. In situazioni di piena, un sistema di paratoie viene attivato per trattenere e immagazzinare le acque meteoriche all’interno della vasca di laminazione. Il rilascio di queste acque è attentamente gestito in modo da rispettare i livelli sicuri del fiume Olona, garantendo così la sicurezza della zona circostante.

Questi interventi non solo dimostrano una visione avanzata nella gestione delle risorse idriche, ma anche un impegno tangibile per la sicurezza e la sostenibilità ambientale del Parco SeiMilano. La combinazione di tecnologie innovative e soluzioni progettuali attente al contesto locale conferisce al parco una solida infrastruttura, contribuendo a preservare la sua bellezza e funzionalità nel tempo.

Come è stata progettata la disposizione delle piante nelle varie aree del parco? Quali sono stati i criteri di selezione delle piante da mettere a dimora nel parco?

La progettazione della disposizione delle piante all’interno del Parco SeiMilano è stata un processo guidato da una profonda considerazione per il paesaggio circostante

L’obiettivo era creare un ambiente verde che richiamasse la bellezza naturale della Lombardia, valorizzando le specie vegetali già presenti nel territorio e familiari ai parchi e alle aree agricole della regione. 

Questa scelta strategica mirava a garantire che le piante selezionate fossero perfettamente adattate al clima locale, promuovendo la sostenibilità a lungo termine e la vitalità del verde del parco.

Il criterio principale per la selezione delle piante è stato il rispetto per la biodiversità locale. Ogni specie è stata valutata attentamente, non solo per la sua bellezza estetica, ma anche per il suo ruolo nell’ecosistema e la sua capacità di prosperare nel contesto specifico del parco. Le piante autoctone sono state preferite per il loro adattamento naturale al clima e al suolo della Lombardia, contribuendo così a preservare l’equilibrio ecologico della regione.

La scelta delle piante è stata effettuata in modo accurato, considerando non solo la loro provenienza, ma anche lo stato di salute individuale di ciascuna pianta. La verifica dello stato di salute ha assicurato che solo le piante più robuste e vitali venissero selezionate per essere collocate all’interno del parco, garantendo così una vegetazione sana e resistente nel tempo. 

Questo approccio attento riflette l’impegno di creare un ambiente verde che non solo sia esteticamente gradevole, ma anche sostenibile e in armonia con l’ecosistema locale.

Quali sono i prossimi step?

Attualmente, la prossima fase chiave del progetto prevede la realizzazione della parte del parco situata oltre il fiume Olona, rappresentando così il secondo lotto del piano complessivo. I lavori relativi a questo secondo lotto, noto come “lotto oltre Olona”, sono già in corso, delineando il continuo sviluppo del Parco SeiMilano.

Questa espansione rappresenta un passo significativo nell’ulteriore arricchimento del parco, estendendo le sue caratteristiche uniche e offrendo nuove aree di scoperta e svago. La realizzazione di questa sezione oltre il fiume non solo accentuerà la dimensione complessiva del parco ma contribuirà anche a consolidare la sua identità come luogo emblematico per la comunità e i visitatori.

Gli sviluppi futuri prevedono l’implementazione di ulteriori elementi architettonici e paesaggistici, con l’obiettivo di offrire nuove opportunità di fruizione e di arricchire l’esperienza complessiva nel Parco SeiMilano. 

La comunità può quindi aspettarsi una continua evoluzione di questo spazio verde, con nuovi percorsi, aree tematiche e strutture che si integreranno armoniosamente nel contesto esistente, mantenendo l’impegno per la qualità e la sostenibilità che ha contraddistinto sin dall’inizio la realizzazione del parco.

Conclusioni

Come illustrato, quindi, il ruolo di HW Style va molto oltre la scelta, messa a dimora e manutenzione del verde, ma si configura in maniera molto più completa e complessa.

Siamo davvero orgogliosi di aver preso parte alla realizzazione di SeiMilano, il nuovo polmone verde della città di Milano, che in questi anni sta portando avanti un progetto di riqualificazione del territorio davvero encomiabile, che passa attraverso realtà straordinarie come, ad esempio, la BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano, altro parco pubblico che vede la nostra partecipazione attiva

Borio Mangiarotti e ph. Alessandro Guida

Sostenibilità, parità di genere e inclusività: le 3 nuove certificazioni di HW Style

Sostenibilità, parità di genere e inclusività: le 3 nuove certificazioni di HW Style

HW Style, azienda leader nella realizzazione e manutenzione di spazi verdi esterni ed interni, ha recentemente conseguito tre nuove prestigiose certificazioni, che si aggiungono alle molteplici già ottenute in passato e consultabili visitando la pagina dedicata sul sito (qui).    

Ci riferiamo, nello specifico, alle seguenti: 

Questi riconoscimenti confermano l’impegno costante dell’azienda nel raggiungere l’eccellenza, promuovere la sostenibilità e rispettare l’etica dei servizi offerti.

Certificazione SA 8000

Il conseguimento della certificazione SA 8000 è un importante passo avanti nel percorso dell’azienda verso la responsabilità sociale d’impresa

Lo standard SA8000® è il principale standard di certificazione sociale per industrie e organizzazioni in tutto il mondo, fondato dalla SAI nel 1997 e basato sulla Dichiarazione Universale dei diritti umani,

sulle convenzioni dell’ILO – Organizzazione Internazionale del Lavoro.

La SA8000:2014 è la versione attuale dello standard SA8000®.

Questo standard è stato creato per promuovere e tutelare i diritti umani sul posto di lavoro, garantendo condizioni di lavoro sicure e dignitose per tutti i dipendenti. Con SA8000®, le organizzazioni devono rispettare rigorosi criteri che riguardano questioni come il lavoro minorile, la sicurezza e la salute sul posto di lavoro, le pratiche di lavoro forzato, la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva.

L’obiettivo principale è creare un ambiente di lavoro equo ed etico, in cui lavoratrici e lavoratori vengono trattati con rispetto e dignità. Questo standard promuove anche la responsabilità sociale d’impresa, incoraggiando le organizzazioni a essere consapevoli dell’impatto sociale delle loro attività e ad adottare pratiche sostenibili e giuste.

Ottenere la certificazione SA 8000 non è solo un segno di prestigio per HW Style, ma dimostra anche l’impegno tangibile e profuso verso la giustizia sociale e l’etica nei luoghi di lavoro

Certificazione UNI PDR 125

La UNI/PdR 125:2022 rappresenta un importante standard sviluppato dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) che fornisce “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performances Indicator – Indicatori chiave di prestazione) inerenti alle Politiche di parità di genere nelle organizzazioni”.

L’obiettivo principale è promuovere l’uguaglianza di genere sul posto di lavoro, incoraggiando le organizzazioni a sviluppare e implementare politiche e pratiche che favoriscano la parità tra uomini e donne

Questo standard offre linee guida chiare sulle azioni da intraprendere e sugli indicatori da monitorare per garantire un ambiente lavorativo equo e inclusivo.

L’implementazione della UNI/PdR 125 non solo aiuta le organizzazioni a creare un ambiente di lavoro più giusto e inclusivo ma porta anche numerosi benefici

Questi includono:

  • il miglioramento della reputazione aziendale;
  • l’aumento dell’attrattività per i talenti;
  • una maggiore soddisfazione e produttività dei dipendenti;
  • la costruzione di una società più equa e progressista nel suo complesso.

Aver conseguito questa certificazione è motivo di orgoglio per HW Style, che conferma il proprio impegno nel creare un ambiente lavorativo inclusivo ed equo.

Certificazione ISO 30415

La norma internazionale ISO 30415:2021, dal titolo “Human resource management – Diversity and inclusion”, è stata tradotta e resa disponibile in italiano dall’Ente UNI con il nome UNI ISO 30415:2021 “Gestione delle risorse umane – Diversità e inclusione”

Si tratta di uno standard internazionale che si concentra sulla gestione delle risorse umane, in particolare sulla promozione della diversità e dell’inclusione nelle organizzazioni

Questo standard fornisce linee guida chiare e pratiche essenziali per quelle aziende che desiderano creare un ambiente di lavoro equo, diversificato e inclusivo, obiettivo che HW Style ritiene prioritario e di fondamentale importanza

Conclusioni

HW Style ritiene di grande importanza l’aspetto sociale dell’impresa e della responsabilità che ne deriva, e riconosce il valore delle persone e delle loro peculiarità attraverso un approccio diversificato alla gestione delle Risorse Umane, che assicuri le stesse possibilità di crescita professionale a tutte le persone presenti in azienda

Ritiene, inoltre, che si debba raggiungere la creazione di una “leadership pipeline” maggiormente equilibrata ed eterogenea; per questa ragione, i contributi di entrambi i generi vengono equamente valutati nei processi decisionali interni all’organizzazione.

Per approfondire la politica integrata sulla parità di genere e sociale, invitiamo a leggere il documento integrale sul sito web, cliccando qui

Il conseguimento di queste tre certificazioni, quindi, non solo rafforza la reputazione dell’azienda nel settore di appartenenza, ma dimostra anche l’impegno assunto per la creazione e costruzione di un futuro sostenibile, equo, inclusivo e più giusto

Continuare a lavorare duramente per mantenere elevati standard qualitativi e per rispondere in modo efficiente alle esigenze espresse, a volte anche superando le aspettative dei clienti, sarà sempre l’obiettivo dell’azienda.

Giardini edibili: cosa sono e quali piante usare?

Giardini edibili: cosa sono e quali piante usare?

I giardini edibili sono paesaggi vivi e pulsanti che raccontano storie di sapore, tradizione, e sostenibilità. Un mondo in cui la natura offre non solo la sua bellezza, ma anche il suo nutrimento.

Un giardino edibile non è solo un luogo dove è possibile coltivare ortaggi, ma rappresenta un’opportunità per abbracciare uno stile di vita più sostenibile, imparando a rispettare i cicli naturali, a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere la biodiversità

È un invito a riscoprire il piacere di toccare la terra, di piantare un seme e di vedere crescere ciò che nutre il nostro corpo e la nostra anima.

I giardini edibili non sono solo un richiamo nostalgico al passato, ma anche un passo decisivo verso un futuro più sostenibile e consapevole.

Cosa sono i giardini edibili

I giardini edibili sono spazi verdi progettati e coltivati per produrre cibo, erbe aromatiche o altre piante commestibili, ma con un’attenzione particolare rivolta all’estetica

Questi giardini possono essere di varie dimensioni e stili, da piccoli orti in balcone a grandi giardini aziendali o comunitari. L’obiettivo principale è coltivare piante che possono essere consumate, come verdure, piante da frutto, erbe aromatiche, noci, radici e persino fiori commestibili.

Ci sono diversi approcci ai giardini edibili, inclusi i seguenti:

  • orto domestico: molte persone coltivano piccoli orti nelle loro case per avere accesso a prodotti freschi e biologici;
  • giardini comunitari: spazi coltivati da una comunità di persone, in cui i membri partecipano alla coltivazione e condividono i prodotti raccolti;
  • orti urbani: si tratta di spazi coltivati nelle città, spesso in aree limitate come terrazzi, cortili o tetti verdi, per incoraggiare la produzione locale di cibo;
  • orti scolastici: molte scuole coltivano giardini edibili per educare gli studenti sulla coltivazione delle piante e sulla provenienza del cibo;
  • giardini perenni: questi giardini contengono piante perenni, come ad esempio alberi da frutto e arbusti, che producono cibo per diversi anni senza la necessità di essere piantati annualmente;
  • giardini sinergici: sono giardini progettati per sfruttare le relazioni naturali tra le piante creando un ambiente in cui si aiutano a vicenda nella crescita e nella protezione contro le malattie e i parassiti.

I giardini edibili offrono diversi benefici, come l’accesso a cibo fresco, la promozione della sostenibilità ambientale e un maggior coinvolgimento comunitario. Inoltre, coltivare il proprio cibo può anche essere un’esperienza gratificante oltre a essere educativa.

Qual è la differenza tra giardino edibile e orto?

La differenza principale tra un giardino edibile e un orto riguarda l’approccio al design e alla coltivazione, anche se spesso i termini vengono usati in modo intercambiabile

Ecco le distinzioni generali tra i due concetti:

  • Giardino edibile: 
    • design: un giardino edibile è progettato con un’attenzione particolare all’aspetto estetico oltre alla funzionalità. Le piante commestibili vengono integrate nel paesaggio in modo armonioso, spesso mescolate con piante ornamentali per creare un ambiente gradevole;
    • varietà di piante: un giardino edibile può includere una vasta gamma di piante commestibili, tra cui verdure, piante da frutta, erbe aromatiche, piante ornamentali commestibili e fiori edibili. La diversità è spesso una caratteristica chiave di questi spazi verdi;
    • flessibilità nel design: un giardino edibile può essere strutturato in modo meno formale rispetto a un orto, e presentare forme di piantagione più fluide e organiche;
  • Orto:
    • focus sulla produzione: un orto è generalmente progettato principalmente per la produzione di cibo. La sua principale funzione è coltivare una vasta quantità di prodotti alimentari, come verdure, erbe, frutta e a volte piante per la conservazione come pomodori o cetrioli;
    • struttura organizzata: gli orti sono spesso organizzati in modo molto strutturato, con file ordinate di piante. I sentieri tra le aiuole possono essere progettati per facilitare l’accesso per la semina, la coltivazione e la raccolta;
    • massima produzione: gli orti sono ottimizzati per la massima produzione di cibo, quindi la selezione delle piante e il loro posizionamento sono spesso pianificati attentamente per sfruttare al meglio lo spazio e le risorse disponibili.

In breve, mentre entrambi gli spazi coinvolgono la coltivazione di piante commestibili, un giardino edibile pone l’accento sull’armonia estetica e sulla diversità delle piante, mentre un orto è più focalizzato sulla produzione di cibo, spesso con una struttura più organizzata mirata al raggiungimento di obiettivi produttivi.

Tuttavia, le distinzioni possono variare e il modo in cui questi termini sono usati può dipendere dal contesto culturale e individuale.

Come si progetta un giardino edibile

Progettare un giardino edibile richiede una pianificazione attenta e una considerazione di vari fattori, tra cui il clima locale, il tipo di terreno, lo spazio disponibile, le preferenze personali e il livello di esperienza di chi lo lavora quotidianamente. 

Ecco alcuni passaggi da seguire per progettare un giardino edibile:

  • valutare lo spazio disponibile: studiare l’area in cui si desidera creare il giardino edibile, considerando l’esposizione al sole durante le diverse parti della giornata. Alcune piante richiedono molta luce solare, mentre altre crescono bene all’ombra parziale;
  • pianificare il layout: disegnare una mappa del giardino, includendo spazi per sentieri, aiuole ed eventuali strutture come pergolati o recinzioni, e decidere tra un design formale con aiuole ordinate o uno più naturale e fluente;
  • scelta delle piante: scegliere piante adatte al clima e al tipo di terreno. Alcune piante crescono meglio in climi caldi e asciutti, mentre altre prosperano in climi più freschi e umidi;
  • sistemazione delle piante: pianificare la disposizione delle piante in base alle loro esigenze di spazio e luce. Le piante più alte dovrebbero essere posizionate in modo da non ombreggiare troppo quelle più basse. Considerare l’uso di metodi di coltivazione sinergici, dove alcune piante beneficiano della vicinanza di altre;
  • preparazione del terreno: preparare il terreno, aggiungendo compost e altri emendamenti organici per migliorare la fertilità e la struttura del suolo. Se necessario, installare un sistema di irrigazione per garantire che le piante ricevano la quantità d’acqua adeguata;
  • manutenzione e cura: pianificare le attività di manutenzione, come l’irrigazione regolare, la rimozione delle erbacce e la potatura delle piante quando necessario, e monitorare il giardino per segni di malattie o parassiti, da affrontare prontamente in modo naturale (se possibile);
  • aspetto estetico: considerare l’aspetto estetico del giardino edibile, integrando elementi decorativi come pietre, sculture o bordure per renderlo più attraente.

La progettazione di un giardino edibile è un processo flessibile e personale, che consente di adattarlo alle esigenze specifiche e alle risorse disponibili.

Quali piante usare?

La scelta delle piante dovrebbe essere basata sul clima locale, sulle preferenze e obiettivi personali; di conseguenza è buona prassi verificare la loro adattabilità all’ambiente prima di piantarle.

Le opzioni sono moltissime, ma le più comuni in un giardino edibile sono le seguenti, suddivise in verdure, frutta, erbe aromatiche e fiori: 

  • Verdure: pomodoro (Solanum lycopersicum), lattuga (Lactuca sativa), zucchina (Cucurbita pepo), cetriolo (Cucumis sativus), peperoncino (Capsicum annuum), melanzana (Solanum melongena), fagiolo (Phaseolus vulgaris), cavolo (Brassica oleracea), carota (Daucus carota subsp. sativus), cipolla (Allium cepa)
  • Frutta: fragola (Fragaria × ananassa), melo (Malus domestica), pero (Pyrus), pesco (Prunus persica), ciliegio (Prunus avium), ribes nero (Ribes nigrum), ribes rosso (Ribes rubrum), lampone (Rubus idaeus), mirtillo (Vaccinium spp.), vite (Vitis vinifera)
  • Erbe aromatiche: basilico (Ocimum basilicum), prezzemolo (Petroselinum crispum), maggiorana (Origanum majorana), timo (Thymus vulgaris), rosmarino (Rosmarinus officinalis), salvia (Salvia officinalis), coriandolo (Coriandrum sativum), erba cipollina (Allium schoenoprasum), menta (Mentha spp.), dragoncello (Artemisia dracunculus)
  • Fiori edibili: calendula (Calendula officinalis), fiori di zucca (Cucurbita pepo var. cylindrica), nasturzio (Tropaeolum majus), viola del pensiero (Viola × wittrockiana), borragine (Borago officinalis), lavanda (Lavandula spp.), camomilla (Matricaria chamomilla), tagete (Tagetes spp.), dente di leone (Taraxacum officinale), viola (Viola odorata L.).

Questo elenco rappresenta solo una piccola selezione delle molte piante adatte per un giardino edibile. Per una scelta accurata, è preferibile affidarsi a professionisti esperti come HW Style.

Conclusioni 

In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale e la ricerca di modi più salutari per vivere la vita quotidiana stanno guadagnando sempre più importanza, i giardini edibili si ergono come una risposta positiva e concreta

Non solo ci forniscono cibo fresco e sano, ma ci offrono anche un’occasione per imparare, condividere e connettersi con la natura e con gli altri.

Oltre a soddisfare i nostri palati, infatti, i giardini edibili giocano un ruolo cruciale nella promozione della sostenibilità ambientale. Riducono la nostra impronta ecologica, incoraggiando pratiche agricole rispettose dell’ambiente e la biodiversità nelle nostre comunità

*Foto immagine di anteprima dell’articolo: Ristorante Dalla Gioconda – Gabicce Monte (PU).

Piante in idrocoltura: quali sono le più adatte?

Piante in idrocoltura: quali sono le più adatte?

La gestione del verde sta attraversando una rivoluzione e, al centro di questa trasformazione c’è una pratica innovativa e vantaggiosa: l’idrocoltura.  

Questo metodo innovativo di coltivazione elimina la necessità di terriccio tradizionale, consentendo alle piante di crescere in soluzioni nutrienti acquose con un substrato di argilla espansa e arricchite di minerali essenziali. 

L’idrocoltura offre numerosi vantaggi: non solo preserva le risorse naturali, come l’acqua, ma consente anche la coltivazione in spazi limitati, aprendo le porte a una nuova era di manutenzione e cura del verde sostenibile.

Per approfondire, invitiamo a consultare l’articolo In cosa consiste e come funziona l’idrocoltura.

L’assenza di terra rende questa tecnica particolarmente utile per la progettazione e realizzazione del verde interno, soprattutto in uffici e locali commerciali. 

Quali piante coltivare in idrocoltura?

Non tutte le piante possono essere coltivate in idrocoltura, ciò nonostante, la lista delle piante da interno che normalmente troviamo in terra e che possono essere messe in idrocoltura è davvero molto lunga. 

Volendo restringere il campo a quelle più adatte, ma anche esteticamente più gradevoli, ad essere utilizzate in un ufficio o locale commerciale, possiamo consigliare le seguenti, divise in “piante dominanti” e “piante coprenti”.

Piante dominanti:

  • Strelitzia (Strelitzia reginae): è una pianta ornamentale dalle vivaci e vistose infiorescenze. Si adatta bene all’idrocoltura poiché può prosperare in soluzioni nutrienti ben bilanciate e richiede una buona luce per fiorire.
  • Ficus Amstel King: questa pianta è apprezzata per le sue foglie grandi e lucide. In idrocoltura, richiede un buon drenaggio e una corretta aerazione delle radici per evitare ristagni d’acqua.
  • Kentia (Howea forsteriana): la Kentia è una palma elegante con foglie pinnate. Può essere coltivata in idrocoltura in sistemi che forniscono un adeguato sostegno alle radici e una soluzione di nutrienti equilibrata;
  • Schefflera arboricola: comunemente conosciuta come “albero degli ombrelli” o “albero ombrello”, è una pianta da interno molto popolare per la sua elegante fogliame verde scuro e lucido e per la sua capacità di adattarsi a diverse condizioni ambientali. Caratterizzata da foglie palmate composte, e da un portamento arbustivo o arboreo, questa pianta è apprezzata per la sua resistenza e la sua capacità di purificare l’aria in ambienti chiusi, rendendola una scelta comune per l’arredamento d’ufficio;
  • Ficus lyrata: comunemente chiamata “fiddle leaf fig” (in italiano, fico a foglia di violino), questa pianta ha grandi foglie coriacee. In idrocoltura, richiede una corretta gestione del pH e della concentrazione dei nutrienti per evitare problemi di crescita.
  • Ficus robusta: questa varietà di ficus è apprezzata per la sua resistenza.
  • Dracaena janet craig ramificata (Dracaena fragrans): questa dracena è nota per le sue foglie verdi scure e lucide. Si adatta all’idrocoltura, richiedendo una buona aerazione del substrato radicale.
  • Dypsis lutescens: comunemente nota come “Areca” o “palma d’oro”, è una pianta ornamentale molto popolare per gli interni grazie alle sue foglie lunghe e sottili che creano un aspetto lussureggiante e tropicale. Questa palma presenta un fusto elegante e flessibile, coronato da foglie di colore verde brillante, che conferiscono un tocco di freschezza agli ambienti. Grazie alla sua bellezza e alla sua facilità di cura, è ampiamente utilizzata come pianta ornamentale per migliorare l’aspetto degli interni.
  • Clusia: questa pianta tropicale è nota per le sue foglie spesse e lucide. In idrocoltura, è importante evitare ristagni d’acqua intorno alle radici e fornire una soluzione di nutrienti ben bilanciata.
  • Alocasia: questa pianta ornamentale ha foglie grandi e appariscenti. In idrocoltura, richiede un ambiente caldo e umido e una buona aerazione del substrato radicale per evitare marciumi radicali.

Piante coprenti:

  • Philodendron Narrow/Selloum/Xanadu: queste varietà di filodendro sono apprezzate per le loro foglie decorate. In idrocoltura richiedono una buona luce e una soluzione di nutrienti equilibrata.
  • Philodendron Imperial Green: simile alle altre varietà di philodendron, questa pianta si adatta bene all’idrocoltura, richiedendo le stesse condizioni di luce e nutrienti.
  • Aglaonema: conosciuta anche come “pianta della felicità”, l’aglaonema è apprezzata per le sue foglie colorate. In idrocoltura, richiede una buona luce diffusa e un’equilibrata soluzione di nutrienti.
  • Chamaedorea: questa è una vasta famiglia di palme da interno. Molte specie di chamaedorea possono essere coltivate in idrocoltura, richiedendo un ambiente umido e una buona circolazione dell’aria intorno alle radici.
  • Dracaena Surculosa/Burley (Dracaena surculosa): questa dracena è nota per le sue foglie a pois. In idrocoltura, richiede un sistema di coltivazione ben drenato e una soluzione di nutrienti bilanciata.
  • Zamioculcas (Zamioculcas zamiifolia): comunemente chiamata “pianta ZZ”, questa è nota per la sua resistenza oltre a essere adatta all’idrocoltura. Richiede una moderata quantità di luce.
  • Sansevieria: conosciuta anche come “lingua di suocera”, questa pianta è resistente e si adatta bene all’idrocoltura. Tollerante alla scarsa luce, è una scelta popolare per gli ambienti interni.

È importante notare che, anche se queste piante sono adatte all’idrocoltura, ognuna di esse ha esigenze specifiche. Pertanto, è fondamentale fornire loro le condizioni ideali, tra cui luce, temperatura, umidità e nutrienti, per garantire una crescita sana e robusta.

Per una corretta gestione, si consiglia il ricorso a realtà del settore specializzate in verde interno ed esterno, come HW Style che si occuperà, tra le molte cose, di:

  • bagnatura: fornire l’adeguata quantità d’acqua alla pianta in base alle sue esigenze specifiche;
  • fertilizzazione: applicare i nutrienti necessari per favorire la crescita e lo sviluppo sano della pianta;
  • asporto di foglie gialle: rimuovere le foglie ingiallite per stimolare la produzione di nuove;
  • pulizie delle foglie: pulire delicatamente le foglie per rimuovere polvere e sporco, permettendo alla pianta di fotosintetizzare in modo efficiente;
  • pulizia dei contenitori: mantenere i vasi e i contenitori puliti, per prevenire malattie e garantire un buon drenaggio;
  • trattamenti anticrittogamici e antiparassitari: applicare trattamenti specifici per proteggere la pianta da malattie fungine e infestazioni di parassiti;
  • potatura e legatura: eseguire potature regolari per mantenere la forma desiderata della pianta e rimuovere parti danneggiate o malate;
  • controllo e sostituzione accessori: verificare lo stato di supporti e accessori e sostituirli se necessario, per sostenere la pianta in modo adeguato.

Tutte attività necessarie al mantenimento delle piante in salute nel tempo.

Conclusioni

La coltivazione di piante in idrocoltura può rappresentare un’ottima soluzione, in particolare per uffici e attività commerciali, affidandosi a realtà specializzate come HW Style

L’ampia gamma di piante adatte all’idrocoltura, e la loro varietà anche in termini estetici, consente grandi possibilità di personalizzazione e la realizzazione di angoli verdi in azienda in grado di migliorare il design e la qualità dell’aria degli spazi interni

Quali sono le caratteristiche di un giardino naturale

Quali sono le caratteristiche di un giardino naturale

Il giardino naturale rappresenta un ritorno alle radici dell’orticoltura, una risposta alla crescente preoccupazione per la conservazione della biodiversità e la sostenibilità ambientale.

I giardini naturali invitano a riconnettersi con la terra e a creare spazi verdi che siano più che semplici vetrine estetiche, ma habitat per la fauna locale, serbatoi di biodiversità e testimonianze del nostro impegno per un futuro sostenibile

Un simile ambiente deve possedere precise caratteristiche, che vanno dalla scelta delle piante alla gestione ordinaria e straordinaria della vegetazione. 

Definizione e caratteristiche del giardino naturale

Un giardino naturale, anche noto come giardino ecologico o selvatico, è un tipo di giardino progettato per mimare e promuovere l’aspetto e la funzione di un ambiente naturale

L’obiettivo principale è creare un habitat sano per la fauna locale e incoraggiare la biodiversità, oltre a richiamare l’aspetto di un ambiente naturale.

Ecco le principali caratteristiche di un giardino naturale:

  • piante autoctone: si utilizzano principalmente specie autoctone della regione, adatte al clima, al suolo e alla fauna locale e che richiedono meno manutenzione rispetto alle piante di altre zone climatiche;
  • diversità vegetale: promuove la diversità delle piante, riproducendo le comunità vegetali naturali. Questo significa piantare una varietà di specie arbustive, erbacee e alberi, creando strati diversi nel giardino;
  • risparmio idrico: la progettazione del giardino naturale tiene conto dell’uso efficiente dell’acqua. Le piante autoctone sono spesso più adattate alle condizioni locali di precipitazione, e richiedono meno irrigazione una volta stabilite;
  • attrattivi per la fauna selvatica: richiamano la fauna locale, grazie anche alle piante scelte che forniscono cibo e rifugio per uccelli, farfalle, insetti e altri animali selvatici. L’aggiunta di fonti d’acqua, come stagni o abbeveratoi, può anche essere parte del design;
  • materiali naturali: si preferiscono materiali naturali come pietra, legno o ghiaia per la realizzazione di camminatoi o piccoli passaggi. Questi materiali, infatti, contribuiscono a creare un’atmosfera più naturale oltre a favorire il drenaggio;
  • piani di gestione a lungo termine: sono spesso pianificati con una visione a lungo termine. Molti richiedono un periodo di stabilizzazione iniziale, ma una volta passato il tempo necessario, possono durare per molto tempo.

I giardini naturali sono un modo ecologico e sostenibile per creare spazi verdi oltre a offrire un ambiente tranquillo e rilassante per le persone, consentendo loro di connettersi con la natura in modo più profondo.

Il giardino naturale secondo William Robinson

William Robinson (1838-1935) è stato un influente giardiniere e scrittore inglese, noto per il suo contributo al movimento del giardinaggio naturale nell’Inghilterra vittoriana

La sua opera più famosa, “The Wild Garden”, pubblicata nel 1870, ha contribuito in modo significativo a promuovere l’idea di giardini naturali e selvaggi, basati sui seguenti principi:

  • rifiuto delle convenzioni del giardinaggio vittoriano: William Robinson era un critico acuto del giardinaggio formale e delle convenzioni del suo tempo, che spesso promuovevano giardini geometrici e simmetrici con un’eccessiva enfasi su piante esotiche e ibridi. Egli riteneva che questi giardini fossero troppo artificiali e privi di vita;
  • il ritorno alla natura: Robinson sosteneva il ritorno alla natura nei giardini, incoraggiando l’uso di piante autoctone e indigene. Credeva che il giardino dovesse adattarsi all’ambiente circostante, piuttosto che dominarlo con piante estranee;
  • promozione della spontaneità: lo studioso incoraggiava l’aspetto “spontaneo” nei giardini. Voleva che le piante crescessero in modo naturale, formando comunità ecologiche simili a quelle trovate nella natura selvaggia. Questo approccio ha reso i suoi giardini simili a habitat naturali locali;
  • diversità delle piante: Robinson abbracciava la diversità delle piante, inclusi alberi, arbusti, erbacee e rampicanti. Credeva che un giardino naturale dovesse riflettere la varietà delle piante presenti in natura;
  • semplicità e sobrietà: nonostante l’accento sulla naturalezza, lo studioso cercava una bellezza semplice e sobria nei giardini naturali. Voleva che questi spazi verdi evitassero l’ostentazione per mostrare una bellezza che sembrasse emergere spontaneamente dalla natura;
  • stagionalità: lo scrittore inglese era attento alla stagionalità delle piante e credeva che i giardini dovessero cambiare nel corso dell’anno. Questo voleva dire che il giardino avrebbe avuto momenti di fioritura e di riposo, come in un ecosistema naturale;
  • promozione della biodiversità: anche se il termine “biodiversità” non era comune nel suo tempo, Robinson promuoveva l’idea di giardini che fossero ricchi di vita, includendo non solo piante, ma anche insetti, uccelli e altri animali;
  • giardini accessibili a tutti: egli era un sostenitore dell’idea che i giardini dovessero essere accessibili a tutti, non solo alla classe alta. Voleva che le persone di tutte le classi sociali potessero godere della bellezza dei giardini naturali.

L’approccio di William Robinson al giardinaggio naturale ha lasciato un impatto duraturo nel settore. I suoi principi di naturalità, semplicità e biodiversità sono ancora ampiamente riconosciuti e rispettati nell’arte del giardinaggio contemporaneo, contribuendo a promuovere la conservazione della natura e la sostenibilità ambientale attraverso il paesaggio urbano e rurale.

Conclusioni

Il giardino naturale rappresenta una manifestazione straordinaria di armonia tra l’uomo e la natura. Attraverso l’uso sapiente di piante autoctone, la promozione della biodiversità e la creazione di habitat per la fauna selvatica, questi giardini evidenziano l’importanza di proteggere e rispettare l’ambiente naturale che ci circonda.

Inoltre, offrono un’opportunità unica di riconnettersi con la natura incontaminata, di godere della sua bellezza semplice e di contribuire alla conservazione della biodiversità locale. 

Infine, ma non meno importante, oltre a essere spazi ecologici, i giardini naturali sono luoghi di apprendimento e condivisione, in cui l’educazione e la consapevolezza ambientale svolgono un ruolo essenziale. Invitano tutti noi a diventare custodi della natura e a preservare la bellezza selvaggia per le generazioni future.

Insomma, in un mondo sempre più urbanizzato, il giardino naturale ci ricorda che è possibile creare un equilibrio tra il nostro desiderio di bellezza e l’obbligo di proteggere l’ambiente. 

È un invito a riscoprire la bellezza della natura.